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Carobbio: “Conte sapeva della combine”

«Antonio Conte sapeva delle combine». E’ questa l’accusa mossa da Filippo Carobbio (nella scorsa stagione giocatore del Siena, allenato dall’attuale tecnico della Juventus). Un’accusa ripetuta e argomentata due volte: la prima davanti al procuratore federale Stefano Palazzi, durante un interrogatorio durato 8 ore; la seconda fatta al pm Roberto Di Martino che lo aveva arrestato lo scorso 19 dicembre proprio perché ritenuto uno dei calciatori «fidati» degli Zingari. La rivelazione di Carobbio, se confermata, metterebbe nei guai Conte, che potrebbe non sedersi sulla panchina della Juve nella prossima stagione: il rischio, infatti, è tra 12 mesi di squalifica nel caso gli venisse contestata solo l’omessa denuncia o addirittura tre anni di stop per l’illecito. Pentito attendibile. Le accuse di Carobbio sono particolarmente «pericolose» perché arrivano da una fonte (giudicata attendibile dagli inquirenti) diretta. Nei due verbali (secretati) le combine legate al Siena sono state affrontate «in tutte le sfaccettature». Carobbio messo alle strette dopo le nuove confessioni di Gervasoni ha tirato in ballo l’allenatore della Juve, che a suo dire avrebbe saputo della combine (insieme con il vice Stellini, che lo ha seguito nello staff tecnico a Torino) di almeno una gara del Siena. Il verbale è giudicato «pesante » da una fonte accreditata. Quindi potrebbero esserci più accuse verso il tecnico. Anche perché sono diverse le gare dei toscani sotto la lente delle Procure: oltre a Novara-Siena, ci sono anche Siena-Piacenza 2-3, Siena-Sassuolo 4-0, Siena- Ascoli 3-0, AlbinoLeffe-Siena 1-0. C’è poi il filone che porta al coinvolgimento diretto della società che avrebbe pagato due giocatori del Modena: Di Martino sta approfondendo l’aspetto penale, mentre Palazzi ha convocato per la prossima settimana il presidente Mezzaroma (ma l’audizione potrebbe slittare per problemi di salute del dirigente, operato giovedì a Vienna). I verbali Gervasoni e Carobbio hanno deciso di collaborare dopo l’arresto, ma come spesso accade in questi casi non hanno vuotato il sacco in una volta. Le loro rivelazioni sono arrivate a rate, ma finora si sono dimostrate puntuali e hanno permesso agli inquirenti di fare diversi balzi in avanti nell’inchiesta. Ecco perché gli 007 federali non considerano la chiamata in causa di Conte come una millanteria, ma ovviamente saranno utilizzate tutte le cautele del caso. Una delle gare che potrebbero essere contestate a Conte dovrebbe essere Novara-Siena 2-2 del 1o maggio 2011: i toscani erano già promossi in Serie A, mentre il pari stava bene ai piemontesi per blindare il terzo posto. Della partita ne parla per primo proprio Carobbio con Di Martino, ma «scarica» su altri le responsabilità. Ecco che cosa disse: «In occasione di Novara-Siena venni contattato da Gegic e Ilievski i quali proponevano un risultato diverso dal pari o un pari con over (più di 3 gol, ndr). Risposi che non ero interessato e che non avrei neanche giocato (in realtà entrò nel secondo tempo, ndr). Ci fu un contatto tra Vitiello del Siena e Drascek del Novara nella hall dell’albergo che ospitava noi del Siena».

Fonte: Gazzetta dello Sport
La Redazione
C.T.

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