Andrea Carnevale è stato un grande protagonista di questa sfida tra gli anni Ottanta e Novanta. Con il Napoli ha vinto due scudetti, una Coppa Italia e una Coppa Uefa. Suo il gol alla Fiorentina che regalò al club partenopeo il primo scudetto. Alla Roma è arrivato quando era uno dei più grandi attaccanti italiani, ma non ha avuto altrettanta fortuna. Oggi è il responsabile dello scouting dell’Udinese, coordina un’organizzazione all’avanguardia che è il fiore all’occhiello del club friulano. Ma a Napoli e Roma ci ha lasciato il cuore. Sono state le società alle quali è rimasto più legato affettivamente, mentre Udine gli ha regalato tante soddisfazioni a livello dirigenziale. Questo Napoli-Roma lo seguirà cercando di essere imparziale. Difficile schierarsi. Ieri era in viaggio in Austria per vedere partite. L’ex attaccante gioca per noi in anticipo questa sfida.
Andrea Carnevale, quanti ricordi…
«Sì, non potrò mai dimenticare gli anni di Napoli. L’epoca d’oro con Maradona. Diego resta il più grande di tutti. In assoluto, non solo tra i calciatori con i quali ho giocato. Quella era una squadra fantastica».
Alla Roma è rimasto poco tempo, ma al suo attivo ha 51 presenze e 15 gol
«Ci sono state tante situazioni negative, la squalifica per il Lipopill, qualche errore che oggi non commetterei più. Ma la Roma era la mia squadra del cuore da ragazzino. E feci di tutto per coronare il mio sogno di vestire la maglia giallorossa».
Domani si affrontano due squadre che lottano per il vertice. La Roma punta allo scudetto, il Napoli a un ritorno nell’Europa che conta
«Sono due squadre che mi piacciono molto, che hanno una fisionomia di gioco ben precisa. Garcia a Roma ha fatto un ottimo lavoro. Era arrivato accolto da qualche scetticismo e invece ha subito proiettato la squadra tra le grandi. La Roma gioca un bel calcio. Anche il Napoli, che però ha avuto qualche incertezza iniziale nelle prime giornate. Ma può ancora recitare un ruolo da protagonista».
Entrambe hanno grandi attaccanti, Higuain e Totti
«Il Pipita, come lo chiamano i tifosi, è un centravanti classico, uno di quelli che difficilmente sbaglia una palla gol. Francesco l’ho visto crescere. Quando ha esordito in serie A a sedici anni c’ero anche io in quella Roma. E mi ricordo che già allora si vedeva che sarebbe diventato un grande campione. Mi colpisce non solo la sua classe, ma anche la sua capacità di restare ad alti livelli a 38 anni. Non è facile se non si è grandi professionisti. Totti ancora oggi riesce a fare la differenza».
Che partita sarà?
«Mi aspetto grande equilibrio, il Napoli in casa sa farsi rispettare, l’entusiasmo del San Paolo riesce a condizionare le squadre avversarie, me lo ricordo bene. Ma la Roma ha ottenuto grandi risultati anche in trasferta e anche oggi cercherà di imporre il suo gioco. La squadra di Garcia ha saputo ripartire dopo la batosta contro il Bayern Monaco. Merita il primo posto in classifica che attualmente condivide con la Juve e sarei felice se alla fine riuscisse a festeggiare lo scudetto. Ma per questa partita dico pareggio, andrebbe bene a entrambe».
La partita del San Paolo è considerata ad alto rischio dopo la morte del tifoso napoletano Ciro Esposito
«Conosco bene le due tifoserie, sono le migliori in Italia. Napoli e Roma hanno un pubblico straordinario, che riesce a trasmettere la carica giusta alle proprie squadre. Mi dispiace per quello che è successo, per la scomparsa di un giovane. E mi dispiace anche che tra le due tifoserie ci sia questo clima teso. Mi auguro che oggi sia una festa di sport e che possano essere messe da parte i rancori. Queste due tifoserie meritano un grande spettacolo calcistico».
Quali saranno i giocatori che possono decidere l’incontro?
«Nel Napoli ho già detto di Higuain, ma anche Callejon è un attaccante che vede molto la porta. E poi non trascurerei Hamsik, che deve solo ritrovare lo smalto dei giorni migliori. Nella Roma mi imnpressiona la velocità di Gervinho e la forza del centrocampo dove Garcia ha l’imbarazzo della scelta. Alla Roma mancherà qualche giocatore in più, però ha un organico di grandissimo valore ed è riuscita a sostituire Benatia in difesa. Il marocchino lo conosco bene per averlo avuto all’Udinese, è fortissimo. Ma anche i centrali che sono arrivati quest’anno in giallorosso sono molto in gamba».
La sua Udinese quest’anno è una delle rivelazioni, con Stramaccioni punta all’Europa…
«E’ presto per dirlo, ma Andrea sta facendo un ottimo lavoro. E’ un grandissimo lavoratore e ha idee di calcio che mi piacciono. Siamo partiti bene, ma il campionato è lungo. Già contro il Palermo ci attende una gara molto insidiosa».
Fonte: Corriere dello Sport
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro