Dopo la promozione ottenuta a suon di record, il tricolore dello scudetto. L’Ischia Isolaverde ci crede per davvero. Ed oggi, nella finale che disputeranno contro i veneti del Delta Porto Tolle, gli isolani si giocheranno la partitissima che vale un palmares. «Io credo fermamente che vinceremo lo scudetto e questo – dichiara il presidente Lello Carlino – sarà davvero il suggello ad una stagione calcistica semplicemente esaltante. Dopo tanti anni riportiamo una squadra del sud nell’empireo del calcio nazionale. Sono sicuro che i ragazzi vorranno regalare ai nostri tifosi anche questa ultima vittoria di stagione».
E saranno almeno 500 i tifosi isolani che assisteranno oggi alla gara che si disputerà sul neutro di Piancastagnaio (Siena). La maggior parte di loro arriverà sui bus messi a disposizione dallo stesso Carlino. Aldilà della conquista dello scudetto, il presidente scommette sulla vittoria soprattutto per rafforzare il progetto per il quale l’Ischia già quest’anno potrebbe essere chiamata a disputare direttamente il campionato di Prima divisione. «Ci sono tante società in crisi finanziaria. Se questo sarà possibile – conclude Carlino – sicuramente non ci faremo scappare l’occasione».
Attendendo i destini futuri, nel frattempo oggi alle 14.30 (diretta su Raisport) i gialloblu scenderanno in campo per dimostrare la loro superiorità. Fin qui la squadra di Campilongo ha eliminato Porto Torres, Messina e per ultimo il Bra, infliggendo ai piemontesi una pesante sconfitta per 4-1. «I nostri avversari sono ben piazzati sotto il profilo atletico ed agonistico. E questa è davvero l’unica cosa che ci preoccupa, considerato che la nostra Ischia è di gran lunga superiore sotto il profilo tecnico e tattico. Credo che – così vede dal suo punto di vista la gara il ds Nicola Crisano – sarà una partita assai combattuta sul piano fisico, con i nostri che si presentano in questo finale di stagione ancora con tutto il potenziale atletico intatto. La differenza – conclude Crisano – la farà sicuramente Campilongo in panchina e tutti quei nostri calciatori che non a caso l’anno scorso abbiamo richiamato dalle serie superiori attorno al nostro ambizioso progetto».
Non ci saranno quindi per l’Ischia in campo solo Mennella, portiere saracinesca e quest’anno pluripremiato, o l’under Tito grande rivelazione dell’anno ed in predicato di passare ad un club di serie B. Oppure ancora Mattera, l’insormontabile anima della difesa che nelle ultime tre partite si è riscoperto perfino prezioso goleador. C’è un uomo di esperienza come Mora, ci sono Finizio e Nigro, giovani motori della squadra. E poi gli attaccanti, che proprio nella semifinale stravinta contro il Bra, hanno riscoperto il gusto per il gol. La fantasia di Cunzi, la imprevedibilità di Longo e la potenza dell’argentino Masini. Uno di loro o forse tutti e tre, porteranno l’Ischia a conquistare lo scudetto.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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