A 51 anni suonati, Antonio De Oliveira Filho in arte Careca, il Pelato, ha ancora gli stessi capelli di quando, giovane fuoriclasse faceva sognare Napoli insieme con Diego e gli altri miti di quella generazione di fenomeni in Coppa Campioni. Il Napoli ha conquistato matematicamente l’accesso alla Champions dopo 21 anni e Careca, intervistato da Fabio Mandarini del Mattino dichiara:
“Sono felicissimo io non giocai le quattro sfide per un infortunio, sia al Bernabeu che al San Paolo nel 1987 ed anche nel 1990 il doppio confronto con lo Spartak Mosca”.
Chissà come sarebbe andata con lei in campo
“Nel calcio si vive solo di certezze”
E sia: la certezza è che il Napoli giocherà in Champions
“E’ una cosa espetacular”
Uno spettacolo chiamato Napoli
“La squadra ha meritato tutto, ma ora deve arrivare almeno terza e saltare i preliminari, peccato per lo scudetto”
Ci credeva?
“Ho visto la partita con la Lazio al San Paolo e sono stato colpito dalla caparbietà e dalle individualità: vincere il campionato era difficile, ma credo che il Napoli abbia imboccato la strada giusta per puntare allo scudetto già la prossima stagione”
Mancava da tanto lo sa?
“Si certo dai nostri tempi: soltanto noi abbiamo giocato quella Coppa nell’87 e nel ’90. Un paragone tra le due squadre è impossibile: all’epoca c’era Maradona…”
E c’era anche lei.
“Bhe grazie: Però Diego era Diego. Anche oggi però ci sono grandi giocatori: Cavani, per esempio a tratti ricorda me. E’ molto tecnico e gli piace giocare in velocità”
Questa qualificazione ha acceso la sua amarcord personale?
“Ovvio, perchè noi abbiamo fatto la storia. Al Napoli di oggi, però auguro di avere più fortuna”
Dia un consiglio ai nipotini azzurri
“Di continuare ad avere la fame che ho visto contro la Lazio. Di giocare sempre con la stessa grinta. In Champions però, gli stimoli sono automatici: il mondo ti guarda ogni volta che scendi in campo e ti senti un leone”
Ha parlato on De Laurentiis e Mazzarri?
“Sì, li ho incontrati nello spogloiatoio del San Paolo. Il presidente sta facendo grandissime cose, ma ora deve continuare a rinforzare la squadra. La Champions è troppo importante: non basta soltanto partecipare, bisogna anche andare più avanti possibile”
Ha saputo del caso dell’allenatore?
“Si, e credo sia normale: è molto bravo, e dunque è logico che sia corteggiato da tanti club. Io , però , gli direi di restare: vincere a Napoli ha un altro sapore ripsetto alla Juve o a un’altra squadra. E’ semplicemente espetacular”.
La Redazione
P.S.
Fonte: Il Mattino
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