Ai microfoni di Tmw ha parlato così l’ex giocatore del Napoli Careca. Ecco le sue parole:
“Siamo qui chiusi anche noi anche se restare fissi dentro gli appartamenti è un po’ dura. Ma serve fare così. Mi dispiace tanto per la situazione in Italia, ho tanti amici in primis a Napoli e anche a Roma. Ormai si parla 24 ore del virus e soprattutto di quel che succede in Italia. Speriamo che si possa fermare il contagio. Da voi ci sono tanti positivi al coronavirus e anche tanti morti. E’ un momento difficile per tutti, in particolare anche per gli anziani. Mia madre di 87 anni è chiusa nella sua abitazione e io vado a portarle da mangiare. E i miei nipotini sono in casa da me”.
Lei come trascorre le giornate?
“Il mio centro sportivo a Campinas è chiuso perchè così ci ha chiesto il Comune. Però passo dal centro con qualche ragazzo rispettando tutte le precauzioni, pochissimi bambini. Si scherza un po’ e poi si torna subito a casa. Faccio un po’ di esercizi, anche con la cyclette”
Che idea si è fatto sulla possibilità d riprendere il campionato in Italia?
“Anche qui è stato fermato il campionato paulista. Ormai tutto lo sport ha deciso di fare uno stop. La vedo difficile riprendere in Italia, la situazione è gravissima. E’ un gran rischio. E’ vero che di mezzo c’è anche una questione economica però per ricominciare deve esserci la sicurezza al 100% per tutti. Ho sentito parlare delle porte chiuse ma se poi come è successo qui in Brasile i tifosi si radunano fuori dallo stadio è un pericolo lo stesso”.
Parliamo del suo Napoli: da quando c’è Gattuso in panchina che effetto le ha fatto?
“Non aveva iniziato bene poi si è ripreso. Gattuso ha lo spirito del mastino napoletano. A Napoli serve essere duri e ai tifosi piace un tecnico così. E’ giusto e la squadra ultimamente ha reagito. Peccato per quei problemi che ci sono stati col presidente e suo figlio, ma poi mi sembra che almeno in campo le cose si siano riaggiustate. Quanto al campionato la Juve è sempre in testa ma ora c’è una Lazio molto competitiva e va fatto un plauso all’Atalanta per come sta andando anche in Champions. Qui in Brasile tanti giornalisti mi chiedono come faccia ad essere così forte questa squadra. Ne parlavo qualche giorno fa anche con Alemao. E’ una formazione competitiva ma che non aveva questa tradizione a livello europeo”.
Tornando al Napoli, che idea si è fatto sugli attaccanti? Da Milik a Mertens fino ad Insigne…
“Possono fare la differenza, sono talenti ma hanno ovviamente bisogno di star bene. A mio parere però al Napoli serve un centrocampista che sappia calciare le punizioni e un attaccante che senta… l’odore del gol. La squadra è buona, peccato per i problemi con Ancelotti che secondo me è andato via presto”.
E’ pero a suo parere finito un ciclo al Napoli?
“I giocatori di adesso sono lì da vari anni e potrebbe essere il momento giusto per cambiare e iniziare a respirare aria nuova. Bisogna domandare a tutti i giocatori se vogliono restare e dare di più. Altrimenti serve puntare su giocatori con più entusiasmo. Vedo che comunque l’ambiente ultimamente è tornato buono. Chi vuol restare deve farlo sentendosi felice. Vivere a Napoli del resto è bellissimo. Sinceramente vorrei avere trent’anni per fare altri sei anni con il Napoli. E invece a ottobre ne avrò sessanta…”
Adesso chi consiglia all’Italia tra i calciatori brasiliani?
“Mi piace Bruno Henrique del Flamengo, centrocampista veloce e dal gran potenziale Il Fla adesso si è rinforzato molto, ha fatto ottimi acquisti. E’ molto forte Rodrygo che dal Santos è passato al Real Madrid. Ma è da tener d’occhio anche Igor Vinicius, terzino giovane classe ’97 che ora è al San Paolo. Ha qualità e può crescere parecchio”.
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