L’omaggio più bello per Cavani arriva dai grandi bomber azzurri del passato. Da quelli che hanno fatto la storia del Napoli e che hanno vinto gli scudetti: Careca, Giordano e Carnevale. Messaggi positivi per il Matador e per il Napoli: sì questo è proprio l’anno giusto, con i gol di Cavani si può osare per lo scudetto. «Cavani con diciotto reti si è avvicinato a un solo gol di distanza, batterà sicuramente il mio record e io sarò il più felice di tutti perchè se continua a segnare così potrebbe significare terzo scudetto per il Napoli. Se dovesse succedere prenderei l’aereo e correrei allo stadio San Paolo per la partita decisiva», parole e musica dal Brasile di Antonio Careca, protagonista assoluto dello scudetto bis nel 1989-’90.
«Cavani ricorda Antonio per la sua velocità e per la freddezza sotto porta. Riesce ad abbinare le qualità tecniche alla disponibilità al sacrificio per la squadra. Sta trascinando il Napoli a pieno titolo nella lotta per lo scudetto. Oltre ad essere un grande calciatore si sta facendo apprezzare per la straordinaria professionalità fuori dal campo», spiega Bruno Giordano che fu compagno e amico di Careca nell’anno del secondo posto alle spalle del Milan e che vinse il primo scudetto nel 1986-’87, vicinissimo alla panchina della Ternana.
«Il Napoli gioca bene, ha entusiasmo e continuità: giusto crederci. La squadra azzurra è la vera anti-Milan», questo il pensiero di Carnevale, l’unico dei tre ex attaccanti azzurri a vincere due scudetti. Il presente e il passato, l’azzurro Napoli nuovamente il colore dei sogni e delle passioni forti: un dolce intreccio di sentimenti, di piacevoli sensazioni, di emozioni vere. Dopo vent’anni Napoli torna a sognare il tricolore, Cavani sta scalando posizioni su posizioni e i tifosi cominciano ad accostarlo sempre più ai grandissimi del passato.
Il Matador implacabile con le grandi e le piccole, capace di segnare tre gol alla Juve in una sola partita proprio come fece Careca nello storico 5-3 di Torino. Il tridente Cavani-Hamsik-Lavezzi fa rivivere le giocate magiche di Careca, Giordano e Carnevale, ispirate allora dal genio unico di Maradona. «Cavani è migliorato tantissimo rispetto all’inizio del campionato, ha forza e velocità e un bel tiro, il gol contro il Lecce ha ricordato qualche mia rete. Difficile fare paragoni con il nostro tridente perchè Diego è Diego, unico. Però le giocate tecniche e in grande velocità ricordano le nostre di un tempo», dice Careca confidando anche tutto l’entusiasmo dei suoi amici brasiliani per questa grande stagione del Napoli.
«Qualche analogia con il nostro tridente c’è, la squadra segna tanto e diverte. Ora occorre tenere a bada l’entusiasmo della piazza, mantenersi freddi e lucidi. Noi la parola scudetto la pronunciammo soltanto il giorno in cui lo vincemmo, in questo mi sta piacendo molto l’atteggiamento del presidente e del tecnico Mazzarri che stanno volando basso». «Quei tre davanti fanno la differenza, stanno facendo cose straordinarie: nulla è precluso», ha ripetuto Carnevale. La lotta per il titolo apertissima.
Napoli inserito ormai di diritto tra le pretendenti allo scudetto, da tre grandi attaccanti che il tricolore lo hanno vinto arrivano preziosi consigli per gli eroi di oggi guidati da Mazzarri. «Il Napoli si sta dimostrando la squadra più continua, il Milan l’ho visto in flessione nelle ultime partite e ritengo l’Inter la squadra più pericolosa per gli azzurri. Il segreto per vincere a Napoli? Noi vincemmo con un grande spogliatoio, eravamo amici dentro e fuori dal campo. Per vincere è questo l’aspetto fondamentale», spiega il brasiliano che commenta il campionato italiano per una Tv brasiliana.
«Il Napoli può lottare per lo scudetto, quest’anno il campionato di serie A è molto aperto: decisiva sarà la sfida contro il Milan. Il segreto è mantenere il giusto equilibrio, non lasciarsi travolgere dall’entusiasmo dell’ambiente. Anche per gli attaccanti adesso sarà ancora più difficile, Cavani non è più una novità, i difensori lo guarderanno a vista. Eravamo consapevoli della nostra forza con il passare delle giornate però eravamo bravi a tenere ben custodite le nostre sensazioni e non far trapelare nulla all’esterno», spiega Giordano che di gol pesanti ne segnò diversi in azzurro, uno decisivo per il primo scudetto nel 3-1 a Torino sulla Juventus.
«Il Milan è più completo ma ha diversi infortunati, il Napoli ormai ha acquisito una mentalità vincente e non si trova in alto per caso», dice Carnevale. Già si trova lì grazie soprattutto ai gol di Cavani degno erede dei tre grandi attaccanti azzurri del passato.
La Redazione
C.T.
Fonte: Il Mattino
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