Incroci, indiscrezioni, trattative. Il mercato si accende, oggi come sempre. Tanti i giovani da lanciare, una sfilza di talenti pronti a mettersi in mostra. Tutti ragazzi, tutti in cerca dell’opportunità giusta per poter sfondare. Ce ne parla Danilo Caravello, mediatore ed esperto di mercato. Partiamo da Vicari, difensore centrale di proprietà del Novara e Capitano della Nazionale Under 20 allenata da Evani, reduce dalla grande cavalcata della sua squadra culminata con la promozione in Serie B. Classe ’94, gran fisico, buon senso della posizione, alla sua seconda stagione tra i professionisti ha ottimamente figurato: ‘Francesco ha avuto un grande impatto – racconta Caravello in esclusiva per Gianluca DiMarzio.com – in una categoria molto difficile come la Lega Pro, in una piazza tosta, esigente e costretta a vincere come quella di Novara. Nonostante tutto è riuscito a far parecchie presenze da titolare (24 presenze e 1 gol ndr) dimostrandosi un elemento cardine al centro della difesa, sia nella squadra di club che in Nazionale. L’ideale per un giovane come lui è fare un campionato difficile cercando di essere titolare e giocare più partite possibili, tutto ciò serve per crescere ulteriormente. E’ un professionista, una persona seria e può togliersi tante soddisfazioni facendo questo mestiere.’’
E Manconi, attaccante anche lui scuola Novara? Dopo una prima parte di stagione con il Novara è andato in prestito a Lecce, ma la sua stagione, purtroppo, non è stata delle migliori: ‘‘Jacopo ha avuto un’annata molto più difficile rispetto a Vicari (11 presenze senza gol ndr), quest’anno in Serie B dovrà avere nonché trovare un maggior minutaggio che lo faccia migliorare e crescere per poter arrivare più in alto possibile come accadde due anni fa, sempre in Serie B e sempre a Novara, dove sia lui che Vicari vennero considerate le rivelazioni del campionato. Se entrambi possono ripercorrere lo stesso percorso di giovani arrivati ad alti livelli come Cataldi? Possono farlo, certo, anzi penso e gli auguro che il percorso possa e debba essere quello, ma resto convinto che si possa riuscire ad arrivare all’obiettivo soltanto giocando con continuità e dimostrando le proprie qualità.’’
Finita qui? No, no. Altri giovani, altri talenti. Come per esempio Luca Antei, difensore centrale del Sassuolo cresciuto nella Roma. Oggi il riscatto alle buste, domani chissà. Il futuro è neroverde:‘’Penso sia la piazza giusta per potersi rilanciare. Negli ultimi due anni e mezzo ha fatto molto bene, il Sassuolo lo ha acquistato in Serie B nonostante fosse reduce da un grave infortunio ed è riuscito a vincere il campionato. Il primo anno in Serie A è stato molto buono – continua Caravello – ed anche in questa stagione stava facendo altrettanto bene ma un nuovo infortunio l’ha penalizzato. Credo proprio che il Sassuolo sia la piazza giusta per potersi lanciare definitivamente nel calcio che conta. Nella grandi squadre trovi meno spazio per giocare, ma nei club di provincia riesci ad esprimerti. Vale per tutti i giovani, è fondamentale avere più continuità possibile perché se ci sono dei valori alla fine emergono.’’
Poi c’è Matteo Adamo, centrocampista della Roma. Lo chiamano il Principe, in onore di Giannini. Uno che da queste parti ha lasciato il segno. Grande annata tra Primavera e Youth League, ora l’esplosione tra i pro? ‘’Matteo è un giovane importante – continua ancora Caravello – con la Roma stiamo riflettendo molto sul suo percorso di crescita. Stiamo valutando quale possa essere la situazione migliore per lui in vista della prossima stagione, cioè se mandarlo in una squadra di Serie B oppure in Lega Pro, perchè ripeto che i giovani vanno fatti giocare per crescere e poter migliorare, se giocano poco è un passo indietro. In seguito alle richieste che arriveranno stiamo capendo qual è la squadra che può offrirgli maggiore minutaggio. Il paragone con Giannini? Fare paragoni per i giovani e sempre poco indicato, diciamo che fino ad un anno e mezzo fa era assolutamente pertinente, nel senso che lui ha sempre giocato davanti alla difesa come organizzatore di gioco. Nell’ultimo periodo è stato spesso impiegato da mezzala che non è, a mio modo di vedere, fino in fondo il suo ruolo. Il soprannome viene da sé, è un giocatore che fa girare la squadra, ha qualità da registra, un gran piede. Il paragone ci può stare, anche se a mio avviso Giannini non aveva il suo calcio ed il suo tiro da lontano, cose che Matteo invece possiede.’’
Continua Caravello: ”Giovani promesse da consigliare? Sicuramente Federico Proia, centrocampista classe ’96 del Torino, dove ha vinto da protagonista lo Scudetto Primavera. L’altro è Simone Monni, anche lui ’96. Attaccante del Pescara, il prossimo anno farà parte della prima squadra di Massimo Oddo. Sono entrambi calciatori che hanno tutte le caratteristiche e le qualità per potersi imporre nel calcio professionistico. Sono convinto che molto presto sentiremo parlare di loro.’’
Fonte: gianlucadimarzio.com
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