Per la rubrica “La Telefonata” la Redazione di Iamnaples.it intervista il bomber del Napoli Carpisa Yamamay Maria Caramia, affrontando vari argomenti: dai suoi modelli calcistici alla stagione in corso fino al sogno Nazionale.
Come vivi la tua giornata al di fuori dal terreno di gioco?
“Quest’anno passo la maggior parte dei miei giorni a Napoli, però, talvolta riesco nel fine settimana a tornare casa in Puglia per dedicarmi alla famiglia e ai miei impegni. Gestisco un ristorante sul mare con mamma e papà”.
Hai un modello calcistico a cui ti ispiri?
“Sin da piccola il mio idolo era Del Piero ma ancora prima Roberto Baggio, vista la mia fede bianconera. Ora altri miei modelli sono: Cristiano Ronaldo, Messi e Milito, però, i primi due sono quelli che ammiro di più”.
Quest’anno hai realizzato in dodici partite sedici gol, il tuo obiettivo è indossare la maglia della nazionale?
“La Nazionale è sempre un obiettivo per ogni calciatrice, però, il mio traguardo personale è raggiungere la serie A1 con la Carpisa, se poi dovesse arrivare qualcos’altro ben venga. Ho deciso di indossare la maglia azzurra proprio per ritornare nella massima serie”.
Come ti sei avvicinata al calcio?
“Quella del calcio è una passione innata, avevo tre-quattro anni e mia madre mi cercava nel gruppo dei maschietti che giocavano a pallone. All’età di dodici anni i miei genitori mi hanno iscritto ad una scuola calcio e per un anno ho giocato con i ragazzi prima di approdare in una squadra di calcio a 5 femminile per sette anni, poi in una di calcio ad undici all’età di diciotto anni”.
Tra i risultati ottenuti dalla tua squadra, qual è quello che ricordi con più gradimento? Con la Res Roma in serie A2 o con la Lazio in Coppa Italia?
“Sicuramente la vittoria contro la Res Roma riguardo all’obiettivo stagionale, ovvero la promozione in serie A1. Anche aver battuto la Lazio in Coppa Italia è stato uno splendido risultato, perché così facendo abbiamo raggiunto le semifinali dove affronteremo la Torres che è una squadra di categoria nettamente superiore”.
I vostri prossimi impegni in campionato saranno in trasferta contro il Catania e il Palermo. Quali sono le insidie principali?
“Le insidie sono i campi siciliani, conosco il Palermo e ci ho giocato contro più volte e non sarà per niente facile, ma la nostra priorità sarà il Camaleonte Catania, in quella gara dovremo stare molto attente. Quando giochiamo al “Chiovato” siamo molto più serene, mentre fuori casa sbagliamo spesso l’approccio alla gara e domenica dovremo essere concentrate sin dal primo minuto per non sbagliare nulla”.
A cura di Alessandro Sacco
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