NAPOLI – In casa di Francesco Fucci, il capo degli ultrà ritenuti responsabili di episodi teppistici in occasione di incontri di calcio del Napoli, e che ha portato oggi all’esecuzione di 11 misure cautelari, gli scontri – secondo gli inquirenti – venivano pianificati durante riunioni che precedevano ciascuna partita. Fucci secondo gli investigatori è legato al clan camorristico dei Mazzarella, cosca che si dedica soprattutto al traffico di droga ed alle estorsioni. Le riunioni per programmare gli scontri sono state intercettate dalla Digos. «Dai contenuti di tali riunioni – è scritto in un comunicato della Procura – sono emerse chiare risultanze in ordine alla convergenza operativa concordata tra quasi tutti i gruppi ultrà napoletani». Dalle riunioni, inoltre, emerge «l’esistenza di regole di autofinanziamento per assicurare assistenza legale ai soggetti incorsi in procedimenti penali connessi a fatti da stadio nonchè per la determinazione delle politiche da intraprendere di volta in volta nei riguardi della società Ssc Napoli».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
C.T.
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