CASTELVOLTURNO – Affronta microfoni e taccuini con il sorriso sulle labbra. Paolo Cannavaro sa che c’è stato qualche mugugno di troppo dopo il pari di Siena. E va a rimpiazzare Mazzarri nella conferenza della vigilia come meglio non avrebbe potuto: distribuisce ottimismo, suona la carica, dribbla anche la domanda più spinosa, quella che riguarda gli obiettivi (per Mazzarri, il settimo posto sarebbe in sintonia con il monte ingaggi; per De Laurentiis, invece, occorre puntare più in alto): «Non mi schiero né con l’uno, né con l’altro. Dico soltanto che cercheremo di fare il meglio possibile. E’ vero, in campionato si sono persi dei punti per strada ma il cammino è ancora lungo e faremo di tutto per recuperare. E poi credo che sia il mister che il presidente vogliano tornare entrambi in Europa. Intanto ci aspetta questa sfida di Coppa Italia che ci offre la possibilità di prenderci una rivincita dopo l’eliminazione nella passata edizione. Senza tralasciare la forza dell’Inter, una squadra in netta ripresa e con due attaccanti, Milito e Pazzini, che se gli concedi un metro ti fanno gol. Dobbiamo tenere gli occhi aperti e disputare una partita attenta ed intelligente. Si tratta di una gara unica, non credo che alzeranno un bunker, se la giocheranno e ce la vogliamo giocare anche noi».
Si concede una battuta, ricordando quanto accaduto a gennaio dello scorso anno: «Speriamo di non arrivare ai rigori anche se ci stiamo allenando anche su quelli. Ne stiamo sbagliando uno su due? Perchè non li tiro io? Lasciamo perdere, altrimenti facciamo due su due». Un po’ di buonumore non guasta alla vigilia di una sfida quantomai importante per il Napoli.
Il capitano si erge a difensore del reparto di cui lui fa parte: «Voi ve la prendete sempre con la difesa quando subiamo qualche gol di troppo. Per la verità, nelle ultime due gare ci sono stati errori dei singoli, non di reparto. Possono capitare e vanno perdonati. Tutti possono sbagliare. Gli uomini sono gli stessi dello scorso anno e le esercitazioni si ripetono. Sapete cosa vi dico? Avevamo sofferto di più a Palermo che pure con il Bologna o a Siena. Ma quando si prende gol le colpe vanno distribuite, così come quando si fa gol vuol dire che l’azione è stata impostata bene in partenza. E’ normale che si rischia di più quando la squadra spinge per cercare la vittoria».
Difende a spada tratta Inler: «Gokhan è un campione e certi raffronti non vanno fatti. Bisogna dargli il tempo, lui ama giocare il pallone. E poi, ricordiamoci che ha dato una grossa mano in molte partite e segnato un gol importante in Champions».
Cannavaro invita anche ad essere più equilibrati nei giudizi: «In Champions dissero che avremmo fatto al massimo un punto nel girone, invece ne abbiamo fatto addirittura undici e siamo ancora in corsa; in campionato abbiamo messo sotto tutte le grandi e perso dei punti con le piccole ma il cammino è ancora lungo e possiamo sempre recuperare. E poi c’è questa Coppa Italia che affronteremo al massimo delle motivazioni. Vogliamo far bene ed arrivare in semifinale, alcuni di noi desiderano vincere un trofeo. E poi sarà anche una strada per restare in Europa».
«Sapere che Lavezzi ha recuperato, che Cavani pur avendo sbagliato il rigore non si è demoralizzato, che Pandev è in ottima forma non può che rasserenarci ancora di più. All’interno dello spogliatoio c’è serenità e fiducia. Abbiamo poco di cui farci perdonare. Ed i nostri tifosi ci saranno vicino come sempre, ne sono sicuro. Loro sanno che diamo sempre tutto in campo».
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.F.
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