La sua parola d’ordine è non pensare al futuro, perché c’è un secondo posto da difendere. «La strada non è in discesa, non sottovalutiamo il Cagliari, sarà un avversario complicato da battere. Non ci rilasseremo, stiamo andando tutti verso la stessa direzione, andare in Europa per il quarto anno consecutivo sarebbe straordinario, alla Champions ci teniamo molto». dice Paolo Cannavaro, a Radio Marte. «Spero che Mazzarri resti, è fondamentale. Il suo percorso in azzurro non è concluso, dobbiamo ancora vincere con lui, proseguire con lui sarebbe ideale per dare continuità tecnica al progetto».
Il capitano è legato a doppio filo all’allenatore, ma affronta anche l’argomento-Cavani, l’altro elemento in bilico. «Edi e il tecnico sono i nostri due punti di riferimento, senza di loro sarebbe una rivoluzione. Cavani ha dimostrato di essere un attaccante straordinario, merita palcoscenici ancor più prestigiosi. Nessuno deve rammaricarsi se dovesse andar via: il Napoli è un grandissimo club ma quando si parla di Real Madrid capisco che diventa difficile decidere». Forse per questo Cannavaro prova a sbilanciarsi: «Se dovesse andar via gli mancherebbero i mie lanci… Scherzi a parte Edi sa bene che da nessun’altra parte troverebbe l’affetto di Napoli. Vi assicuro che molti ex compagni in azzurro mi chiamano ancora e piangono al ricordo di Napoli». Lo sguardo è proiettato oltre l’orizzonte di questa stagione, Paolo con 268 presenze è il settimo azzurro di sempre, ancora lontani però Bruscolotti e Juliano. «Loro restano inavvicinabili e sono due modelli. Sono orgoglioso di essere già in questa classifica, spero di collezionare ancora presenze e di chiudere la carriera a Napoli. Devo stare però attento ad Hamsik, che presto entrerà nella top ten, se lo merita».
Nel domani di Cannavaro, invece, sembra non esserci spazio per la convocazione in Nazionale. «Non so e non capisco perché non arrivi la chiamata, ma a questo punto non è un problema. Mi godo il Napoli, la mia Nazionale». E con gli azzurri provare a rilanciare la sfida alla Juventus: «Quest’anno i bianconeri hanno avuto una velocità supersonica, hanno dimostrato di essere i più forti. Avremmo solo voluto perdere meno contatto». Intanto l’astio tra i due club ha superato i livelli di guardia con il «caso Gerbaudo». «Ha fatto una figuraccia a 360 gradi perché ha commesso quel gesto proprio davanti a tante scuole calcio. Dobbiamo darci tutti una regolata, questo calcio è troppo esasperato».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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