Assisterà al Mondiale in Russia da spettatore dopo averlo vissuto da protagonista in panchina, prima con l’Inghilterra (2010), poi con la Russia (2014), ma Fabio Capello non potrà nemmeno tifare per gli azzurri: “E ‘stato così triste vedere la squadra italiana non riuscire a qualificarsi – ammette il 71enne tecnico friulano in un’intervista a Fifa.com – Siamo stati protagonisti di questo palcoscenico mondiale e abbiamo vinto questa competizione quattro volte. Ma in questo momento il calcio italiano non ha molti giocatori di talento e la qualità della squadra non è molto alta – spiega – È ora di iniziare a lavorare da zero per capire dove abbiamo sbagliato e, soprattutto, per cercare di produrre qualcosa di diverso, basato sulle caratteristiche dei calciatori italiani, senza copiare le caratteristiche degli altri”. Guardando indietro, il rimpianto dell’ex giocatore della nazionale (per lui 32 presenze con la maglia azzurra, condite da 8 reti, tra cui quello storico a Wembley) è stato non tanto aver giocato un solo Mondiale, nel ’74, quanto non aver preso parte ad Argentina ’78: “Sono rimasto molto deluso di aver perso quell’edizione della Coppa del Mondo – ammette oggi – Avevo giocato tutte le partite di qualificazione, ma poi sono stato lasciato fuori squadra. Rimane un peccato per me, ancora oggi”..
Fonte: corrieredellosport
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