Lunga e interessante intervista concessa a Repubblica da Fabio Capello. L’ex allenatore e ct ha parlato principalmente del derby d’Italia tra Juventus-Inter che aprirà la 15^ giornata di Serie A. La Vecchia Signora è ancora superiore a tutte le altre rivali, ma per l’ex tecnico la potenza della proprietà nerazzurra riuscirà presto a bilanciare le forze e tornare allo stesso livello degli eterni rivali.
SICURO – “Ho conosciuto bene il signor Suning, ho avuto il privilegio di lavorarci e vi dico che se esiste qualcuno in grado di opporre una forza mondiale alla Juventus, è proprio lui. Quando? Dipende dal campo. Ma il grande capo dell’Inter ha forza economica e ambizione. Stiamo parlando di super potenze planetarie: oggi nel calcio serve questo per arrivare a certi livelli, quelli dove vive la Juventus”.
CALCIOPOLI – “Premessa: quei due scudetti li ho vinti sul campo. Seconda premessa: dopo, si fecero le cose troppo di corsa senza aspettare i tempi giusti, senza pazienza, per una serie di motivi che potevano chiamarsi Uefa o Fifa. Detto questo, è tempo di lasciar perdere il passato”.
JUVENTUS-INTER – Su quanto accadrà in campo, Capello aggiunge: “Se non sbaglio, Spalletti ha dichiarato di non sentirsi l’anti-Juve ma io credo che avremo un test molto importante sulla vera caratura dell’Inter. Se scenderà in campo a Torino per giocarsela alla pari, con la fiducia che deriva dalla consapevolezza dei propri mezzi, allora sapremo cos’è la personalità dell’Inter. Un esame importante”. “Se può riaprire i discorsi legati al campionato? No, non per lo scudetto”.
NAZIONALE E VAR – “Come vedo Mancini e il suo lavoro? Molto bene. Le ultime partite hanno espresso il gioco; il gol verrà. E poi abbiamo finalmente dei giovani di assoluto valore, cominciando da quel portiere ragazzino che è già un veterano. Ma sono in tanti a piacermi, ad esempio Zaniolo che sa fare molte cose bene, e poi Barella, forte anche lui. Però quello che mi piace più di tutti è Sensi, veloce di cervello anche quando cerca il gioco lungo. Il comodo girone di qualificazione europea aiuterà il lavoro di Mancini”. Infine, un pensiero sulla tecnologia: “Var? Meno male che esiste! Ma se chi gestisce il marchingegno ha meno personalità di chi arbitra, il Var diventa inutile”.
Fonte: itasportpress
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