Fabio Capello sbatte la porta e si dimette da ct della Nazionale inglese. Un epilogo clamoroso quello di ieri sera, un annuncio dato al termini del vertice tra il tecnico e la Federazione inglese. Dopo l’esplosione del caso di John Terry, capitano della Nazionale e faro del Chelsea. Di che cosa si tratta? La Football association inglese, senza interpellare il tecnico italiano, venerdì scorso ha tolto la fascia di capitano dell’Inghilterra al difensore del Chelsea per via del processo in corso che lo vede accusato di insulti razzisti ad Anton Ferdinand, difensore del Queens Park Rangers. Capello aveva protestato rilasciando un’intervista alla Rai nella quale ha sostenuto che si è innocenti fino a sentenza. Al tecnico italiano era apparsa affrettata (e ingiusta) la decisione della Fa che ha degradato Terry prima ancora che la corte di Londra emettesse una sentenza definitiva, attesa solo per metà luglio.
Di qui lo scoppio delle polemiche. Variamente condite. Fino al colpo di scena di ieri sera. Capello aveva incontrato pil residente della Football Association David Bernstein per chiarire la sua posizione riguardo alle polemiche sul Terry. «La decisione giusta». La notizia delle dimissioni di Fabio Capello è stata confermata dalla Federcalcio inglese che ha diffuso una nota sul suo sito internet. «La Football Association conferma che Fabio Capello si è dimesso da commissario tecnico dell’Inghilterra. La decisione è maturata dopo un incontro tra Fabio Capello, il presidente della Fa David Bernstein e il segretario generale Alex Horne allo stadio di Wembley».
«Le discussioni – aggiunge la Federcalcio inglese – si sono concentrate sulla decisione consiglio della Fa di togliere la fascia di capitano a John Terry e la presa di posizione di capello durante una intervista a una tv italiana. L’incontro è durato oltre un’ora e le dimissioni di Capello sono state accettate ed hanno effetto immediato». «Capello si è sempre comportato in modo estremamente professionale – le parole di Bernstein – Abbiamo accettato le dimissioni, concordando che questa è la decisione giusta. Ringraziamo Capello per il suo lavoro con la Nazionale inglese e gli auguriamo ogni successo per il futuro». Oggi intanto Bernstein terrà una conferenza stampa alle 12.
E già si parla di Harry Redknapp come possibile sostituto. Il Manager del Tottenham è stato assolto ieri dall’accusa di evasione fiscale scagionato assieme all’ex presidente del Portsmouth, Milan Mandaric, accusato di avergli pagato parte dello stipendio. Prima che gli eventi prendessero il clamoroso epilogo serale anche Carletto Acelotti, dopo sir Alex Ferguson si era schierato con Capello. Il tecnico italiano aveva già espresso le sue ragioni con chiarezza davanti alle telecamere, ribadendo la presunzione di innocenza che si deve riconoscere a qualsiasi imputato, Terry compreso.
La sua posizione è stata condivisa sia da Ferguson sia da Ancelotti. «La penso esattamente come Capello – le parole del tecnico del Paris Saint Germain ed ex Chelsea – Terry non è stato ancora condannato quindi bisogna attendere il verdetto». Nonostante la solidarietà manifestata dai colleghi, a meno di sei mesi da Euro 2012 Capello è comunque finito nell’occhio del ciclone dei media inglesi, che hanno fortemente criticato la sua uscita.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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