L’ex tecnico Fabio Capello ha parlato a La Gazzetta dello Sport della possibile ripartenza del calcio a partire da metà maggio con gli allenamenti e da giugno con le partite: “Ripartire sarebbe molto bello. Qualche settimana fa non riuscivo a parlare di calcio, di fronte ad immagini come quelle delle bare trasportate dai camion militari nelle strade di Bergamo, sarebbe stato offensivo. Ora mi sento di affermare che lo sport manca a tutti e rimettersi in moto può aiutare il paese, anche sul piano psicologico. Poi c’è il discorso economico. Il calcio è un’industria importante, nella sua filiera non ci sono solo allenatori e calciatori, ma anche migliaia di lavoratori dell’indotto. Linee guida? Test medici accurati e ripetuti. Rispetto dei protocolli sanitari, dai centri di allenamento agli stadi. In questo caso, un ritiro permanente dei calciatori potrebbe essere la miglior soluzione. Sul piano regolamentare sono favorevole all’aumento delle sostituzioni perché giocando dopo un lungo stop e ogni tre giorni può essere pericoloso. Ritengo però che stare fermi non aiuti. Dobbiamo rischiare qualcosa. – conclude Capello parlando anche di come cambierà il mercato – Sarà stravolto, si tornerà su livelli più ragionevoli come costi e serviranno dirigenti illuminati per rimettere in moto il sistema, senza egoismi che rischiano di essere solo distruttivi”.
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