Islanda-Italia non si giocherà. E’ questa la decisione che ha preso la Uefa dopo aver appreso la notizia delle ulteriori tre positività nel gruppo azzurro – due giocatori e un membro dello staff che si aggiungono a Bastoni e Carnesecchi – e dopo essere stata interrogata sulla questione dalle due federazioni. Nonostante il protocollo imponesse in realtà di disputare gli incontri con almeno 13 giocatori, tra cui un portiere, disponibili, l’allargarsi del contagio in appena 24 ore e la presenza di un azzurrino fortemente sintomatico ha fatto propendere per una soluzione diplomatica. Con un piccolo giallo annesso ancora da risolvere, dato che le autorità islandesi hanno chiesto che tutto il gruppo azzurro sia messo in quarantena a Reykjavik.
L’Italia, va detto, aveva seguito attentamente il protocollo e si era comportata in maniera ineccepibile. I tamponi erano stati fatti all’arrivo all’aeroporto islandese e i risultati erano poi arrivati nella notte. I tempi previsti dalla Uefa erano stati perciò assolutamente rispettati. Il piccolo focolaio aveva però ovviamente allarmato sia il gruppo azzurro che l’Islanda, Paese tra l’altro particolarmente rigido in materia di Covid. Una delle possibilità, nel caso in cui non si fosse trovato un accordo con la Uefa, era perciò che la partita potesse essere vietata dalle autorità sanitarie locali, ricreando, in qualche modo, un caso analogo a Juventus-Napoli. Con tanto di eventuali sanzioni da comminare a Islanda e Italia. Un pericoloso precedente che la Uefa ha saggiamente deciso di risparmiarsi.
Nel frattempo la preoccupazione va oltre il campo: gli azzurrini, per dire, si sono mossi liberamente all’interno dell’albergo in cui sono ospitati e la possibilità di aver creato un cluster non si può escludere. E poi, appunto, dove faranno la quarantena gli azzurrini di Nicolato? In Islanda come chiesto dalle autorità del Paese nordico o in Italia? E infine: quale decisione sarà presa per il match in programma martedì contro l’Irlanda? Dettagli non irrilevanti, dato che settimana prossima ripartirà il campionato e la quarantena all’estero escluderebbe i giocatori dell’Under 21 anche dai prossimi impegni con i club escludendo, ad esempio, anche il milanista Tonali (non positivo) dal prossimo derby.
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