Rabbia, stizza, malumori e mal di mercato: sì vabbè, ma la Champions? Il giorno dopo Napoli-Athletic Bilbao, la sfida che già vale una stagione, è un coro di voci che stonano terribilmente con l’importanza dell’impegno: dal caso-Insigne bis (con tanto di social intervento della moglie) a tutte le implicazioni del mercato, sembra proprio che fino a mercoledì Rafa dovrà mettere in campo tutta la sua esperienza per lavare teste e panni sporchi. E oggi più di ieri, la cosa più sensata della prima del San Paolo resta il discorso da leader vero di Gonzalo occhi di brace: «Il Napoli deve giocare la Champions». Imperativo. Senza repliche e capricci.
LA SERENITA’. E allora, la notte delle streghe. Quella che tutti s’aspettavano «un risultato diverso», come ha detto Benitez, e quella da non ripetere tra sei giorni al San Mames: da quelle parti fa un caldo infernale e uscire indenni è impresa ardua, però il Napoli sereno e concentrato – il Napoli vero – può e deve aspirare a entrare nella Champions che conta. In sintesi? Sia fatta la volontà di Higuain. A partire dalla risoluzione dei casi esplosi o implosi proprio sul più bello. Tipo i tormenti del giovane Insigne.
LADY SOCIAL. Ci risiamo. Fischi alla sostituzione, come con la Lazio a gennaio, e poi la sfida bis al popolo del San Paolo: le mani a mimare un, “forza fischiate”, e la maglia lanciata in panchina. Una sfida di rabbia mista a grande tristezza, perché lui è un figlio di Napoli e per il Napoli vive, però è soprattutto attraverso la gestione degli istinti che si diventa grandi. A maggior ragione se il tecnico continua a impiegarlo più di Mertens; in ballo c’è la Champions; in tribuna c’è il nuovo C.t. della Nazionale; una decina di giorni fa sono emerse voglie di un rinnovo con ritocco; e, mescolato tra la folla, c’è Tony Banfield, capo degli osservatori di un Arsenal che a più riprese è stato dato sulle sue tracce. La ciliegina? La risposta firmata dalla moglie, Genoveffa detta Jenny, alle critiche e alle offese (inaccettabili) sull’immancabile social network: «Oggi sbaglia e subito pronti a puntargli il dito, domani segna e diventa un santo! Tifosi occasionali… Non lo meritate a Napoli». Apriti cielo: fino alla chiusura del profilo.
MAESTRO RAFA. A chiudere il caso, invece, spetterà innanzitutto a Rafa: fermo restando che il popolo dimentica in fretta e basta davvero poco, come insegna anche la storia degli applausi a Gargano, è Benitez che dovrà ricostruire in pochi giorni il morale del suo talentuoso allievo; è lui che, da consumato maestro, dovrà rimettere a posto la situazione in vista del fondamentale ritorno di Champions. E non soltanto quella di Lorenzo: a poche ore dalla lusinghiera richiesta del Bayern Monaco a trattarne l’acquisto, Inler è scivolato in panchina perché ritenuto meno in palla di Gargano; e Ghoulam, sostituito da un deludente Britos, ha lasciato lo stadio di corsa e senza nascondere il disappunto. Tra l’altro, radiomercato racconta che l’Arsenal sia anche sulle sue tracce: martedì Banfield è rimasto proprio a bocca asciutta. E ancora. Nonostante l’incedibilità e la dichiarazione di voler proseguire in azzurro, in un rumoroso silenzio l’Atletico Madrid non molla la presa su Callejon: non bastava il tormentato mercato in entrata. E intanto, il ritorno di Bilbao si avvicina: «Il Napoli deve giocare la Champions». Per qualche giorno è meglio ricordare soltanto l’input di Higuain.
Fonte: Corriere dello Sport
