iù che un caso, ora è davvero un caos. Con tanto di «arbitrato» finale. Il Napoli sta davvero per perdere la pazienza con Valon Behrami che insiste per voler risolvere il suo problema all’alluce con un intervento chirurgico così come suggerito dal professor Muller Wolfhart, medico di riferimento della Svizzera. Ma un conto è decidere di farsi curare dal proprio medico di fiducia a Lugano (cosa che pure non ha fatto sorridere il club), un altro è affidare alla federazione elvetica il compito di diramare un comunicato in cui il centrocampista azzurro spiega di aver deciso di andare sotto i ferri per rimuovere la capsula legamentosa presente nell’alluce del piede sinistro e che già da diverse settimane lo ha costretto, pare, a giocare con alcune infiltrazioni. «È da un mese che ho questi dolori. Negli ultimi giorni il dolore è aumentato, perciò ho deciso di sottopormi a un intervento. Ma sarò di ritorno tra sei settimane!», ha detto il kosovaro naturalizzato svizzero pensando di averla fatta franca.
Ma il Napoli non ci sta. E sbatte i pugni. Perché questa è una decisione che Behrami avrebbe dovuto concertare con la società. E non lo ha fatto. Anche perché il club azzurro avrebbe detto di no: il Napoli è sicuro che questa operazione, che lo porterebbe a restare fuori almeno per due mesi (ma anche di più) non è necessaria. Anzi, sarebbe persino un rimedio peggiore del guaio. A Behrami, ha spiegato il professor Mariani e lo staff medico azzurro ai vertici del club, serve solo tanto riposo e un po’ di terapia cosiddetta «conservativa». In sintesi, per il Napoli a Valon basta starsene senza allenamenti per 3 settimane. Magari quattro. Ed essere pronto a tornare in campo alla vigilia delle sfide di Europa League con lo Swansea.
Behrami, però, non la pensa alla stessa maniera. Perché alle spalle c’è la federazione elvetica, la stessa che ha fatto firmare a Petkovic un contratto da ct con decorrenza il mese di luglio prossimo, nonostante fosse attualmente sotto-contratto con la Lazio. E così sul sito ufficiale della nazionale scudocrociata ieri mattina è comparsa una nota preoccupata e preoccupante: «Behrami si porta dietro il problema al piede già da qualche tempo. Durante un recente allenamento con la squadra italiana, il giocatore ha ricevuto un ennesima botta al piede. Per questo motivo lo svizzero ha dovuto rinunciare alla sfida di campionato contro la Sampdoria di lunedì scorso. Behrami non vuole mettere a rischio la presenza alla Coppa del Mondo, per questo motivo nei prossimi giorni si sottoporrà ad un intervento in una clinica specialistica in Germania. La convalescenza inizierà in Ticino. Se tutto va bene, il giocatore del Napoli potrà essere a disposizione del tecnico rossocrociato, per l’amichevole del 5 marzo contro la Croazia».
Apriti cielo. Il Napoli non ci sta. E precisa in un lampo che la scelta annunciata dal giocatore non è definitiva. E propone al suo tesserato una soluzione: sarà un terzo consulto a decidere come procedere. Lo svizzero accetta, si consiglia con la sua federazione e dice di sì: tra la fine di questa settimana e l’inizio della prossima Behrami sarà a Barcellona per un consulto col professor Vilarrubias, forse il massimo esperto al mondo per questioni ortopediche, per capire quale sia allora la soluzione migliore per risolvere il problema. La decisione del guru catalano sarà «inappellabile» sia dal Napoli che da Behrami (e dalla Svizzera).
Decisione di compromesso, anche perché a Napoli, dopo aver nuovamente consultato il professor Mariani sono certi che Behrami non verrà operato. La Svizzera vorrebbe preservarlo in una teca e tirarlo, magari, fuori, ai Mondiali. Cosa che non è assolutamente accettabile da parte del club azzurro che vuole recuperarlo al cento per cento ma averlo disponibile il prima possibile.
Fonte: Il Mattino
