Ennesimo capitolo della saga stadio San Paolo. L’arena questa volta è Radio Marte, durante la trasmissione Sport Live, dove il sindaco Luigi de Magistris annuncia: «Entro il 30 giugno dobbiamo trovare un doppio accordo sia per la convenzione che per la ristrutturazione del San Paolo, che adesso è l’ipotesi più concreta». Sembra tramontata definitivamente dunque l’idea di un nuovo stadio o comunque per adesso e nei prossimi anni non se ne parla. Entro fine giugno si dovranno prima di tutto completare i lavori di ristrutturazione chiesti dall’Uefa (cominciati un mese fa), così da ottenere la licenza per le gare internazionali da disputare nell’impianto di Fuorigrotta, ma al contempo si dovrà sottoscrivere l’accordo tra Comune e società per il rinnovo della convenzione che scade nel 2014. Il sindaco ai microfoni di Radio Marte spiega: «Sull’agibilità stiamo lavorando insieme alla Prefettura ed è la priorità. A giorni incontrerò di nuovo il presidente De Laurentiis, le posizione dell’amministrazione e del Napoli sono molto vicine». Dalle parole di de Magistris sembra si stia arrivando alla tanto attesa fumata bianca: «La convenzione scadrà nel 2014 e stiamo discutendo sull’accordo» ribadisce il primo cittadino. Sembra che alla base ci sia la necessità di ammortizzare i costi di investimento e dunque partire da un accordo trentennale, anche se non si esclude si possa andare oltre questa soglia.
I lavori da fare al San Paolo per mettere a nuovo l’impianto si aggirerebbero intorno a una cifra che va dai 40 agli 80 milioni di euro, come venuto fuori dai diversi studi di fattibilità. Il presidente De Laurentiis dovrebbe mettere mano al portafogli e investire per fare del San Paolo uno stadio all’avanguardia ma ovviamente chiede certezze all’amministrazione. Per questo il lungo braccio di ferro con il sindaco sta andando avanti da mesi. Si dovrà arrivare a fine giugno con un patto di ferro che possa risultare invalicabile anche da chi salirà a palazzo San Giacomo dopo de Magistris. La questione è spinosa visto che dall’altro lato si discute della transazione sul debito tra società e Comune. Sembrava si potesse chiedere sei mesi fa con un versamento dal presidente al Comune di 1,7 milioni di euro, il fitto da pagare per l’utilizzo dello stadio. Poi la questione si inceppa quando i tecnici di palazzo San Giacomo si accorgono che nelle carte mancano le voci relative agli incassi della società per la pubblicità interna. Il rischio che correrebbero i tecnici comunali è di finire davanti alla magistratura contabile.
Il fronte dunque è doppio e i lavori vanno avanti senza sosta. Per non dimenticare la polemica delle settimane scorse sulla possibilità di avere lo stadio lontano da Napoli. «Non si può pensare di far giocare la squadra lontana dalla città e tanto meno di costruire uno stadio nuovo vicino Caserta» aveva detto de Magistris. Smentite non ce ne sono mai state, ma da parte della società il San Paolo è stato da sempre considerato un punto fermo dal quale ripartire. De Magistris durante il suo intervento radiofonico ha poi approfittato per fare un passaggio sulla qualificazione Champions ottenuta dal Napoli dopo la vittoria sul Bologna, ottenuta nel turno infrasettimanale, con due giornate di anticipo. «La Champions è stato un risultato straordinario, un ottimo viatico per la prossima stagione. Speriamo che la squadra si rinforzi e che Cavani e Mazzarri restino – ha poi concluso il primo cittadino – Hanno dato tanto non solo alla squadra ma anche a questa città».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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