Lo dice Cannavaro con un sussurro, lo conferma Zuniga a voce alta, lo ribadisce Behrami con uno sguardo dei suoi. Tutti d’accordo, almeno su una cosa: «Contro il Livorno ci sarà il nostro riscatto». Il ko in casa dell’Arsenal viene messo da parte dallo spogliatoio azzurro. Si torna in campo, con un sospiro di sollievo. «Dobbiamo dimostrare che abbiamo messo da parte certe ingenuità mostrate contro il Sassuolo e a Londra: abbiamo imparato dai nostri errori. E se non l’abbiamo fatto saranno guai», sbotta Valon Behrami, sorriso neppure abbozzato, alla presentazione della nuova stagione del Posillipo di pallanuoto quest’anno targato Dooa.
C’è il timore che il Napoli bello e impossibile di inizio stagione sia già svanito nel nulla. Il compito della gara di domenica con i toscani è quello di restituire fiducia e consapevolezza della propria forza. Sia pure con qualche rimpianto, però: «Dispiace aver perso in quella maniera a Londra, nei primi venti minuti eravamo praticamente addormentati. Ma non è il caso di farne un dramma, anche perché quello che conta è riuscire a passare il turno. E la qualificazione è ancora alla nostra portata», spiega Zuniga che nel frattempo parla a Radio Kiss Kiss.
Non meno accomodante lo svizzero: «Abbiamo visto anche gli altri risultati di Champions: squadre che hanno speso centinaia di milioni che hanno perso malamente in casa. In Europa c’è grande equilibrio: magari è difficile accettare queste sconfitte, ma quando si gioca con squadre così forti è giusto riconoscere la superiorità dell’avversario e imparare dai proprio errori». Al suo fianco ascolta il capitano che stringe gelosamente tra le mani il gagliardetto rossoverde da poco consegnatogli da capitan Valentino Gallo. «Abbiamo letto le critiche, ma una partita non significa nulla. Poi abbiamo perso contro una grande squadra: perdere ci può stare soprattutto quando non si gioca in maniera brillante», la tesi di Cannavaro. Zuniga conferma: «Ora guardiamo avanti e non pensiamoci più: il saluto ai tifosi era il minimo che si potesse fare. Loro ci hanno applaudito perché hanno riconosciuto il nostro impegno. Sanno cosa abbiamo dato e cosa possiamo dare».
Girare pagina dunque. E il Livorno sembra venire apposta per recitare il ruolo del capro espiatorio. «Con il Livorno tutti possono pensare sia facile, invece per noi non c’è mai niente di semplice e l’abbiamo visto. Sarà una gara dura dove dovremo essere più bravi di loro. Più forti e grintosi», insiste il capitano azzurro. Sulla stessa lunghezza d’onda il colombiano: «I livornesi verranno per crearci problemi, è un impegno tosto che non sottovalutiamo». Verrebbe voglia di aggiungere: questa volta. Il dubbio sulla presenza di Higuain tormenta i compagni. «A Genova abbiamo dimostrato di poter vincere anche senza di lui. Ovvio che per noi è importante, ma non è possibile pensare di non poter vincere nelle altre volte in cui non ci sarà». Zuniga lo ribadisce: «Non mi piace pensare che siamo Gonzalo-dipendenti. Abbiamo una rosa ampia, Pandev ha vinto già una Champions e presto tutti vedranno anche il valore di Zapata che è ancora un po’ timido solo perché si sta ambientando».
Lo scontro di vertice tra Inter e Roma potrebbe proiettare il Napoli al termine della domenica di nuovo al primo posto. Il Cannavaro-pensiero è semplice semplice. «A me e a tutti i miei compagni importa essere primi l’ultima domenica di campionato, non alla settima giornata». Per Zuniga l’ultima parola è sul rinnovo: «Felice di restare ancora a Napoli, era la mia volontà. Avrei voluto festeggiare contro l’Arsenal, mi accontento di farlo contro il Livorno».
Fonte: Il Mattino.
La Redazione.
D.G.
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