“L’obiettivo era la fase a gironi e ci siamo arrivati. Adesso proviamo a stupire e superare il turno. Possiamo farcela, ci proveremo”. Il Napoli ha vinto la Coppa Uefa nel 1989: “Ricordo la finale di Stoccarda, avevo otto anni, vidi la partita a casa con i parenti, facemmo una grande festa”. Domenica ha segnato il gol del momentaneo 2-1. Magari si ripete. Interviene Mazzarri con una battuta: “Non sa neanche se gioca”. Cannavaro sorride e risponde: “Mi basta una bella vittoria, al di là di chi riesce a segnare”. Il Napoli ci crede: “L’aspetto mentale è importante, il gruppo è molto concentrato e deve evitare gli errori commessi nelle ultime due partite. I primi ad essere rammaricati siamo noi, ora cerchiamo una risposta sul campo. Le tante partite non ci spaventano, abbiamo una rosa all’altezza”. Si parla del rinnovo del contratto: “Io sono sempre stato tranquillo, sono nella famiglia Napoli che mi ha dato fiducia. Come ci sto bene adesso, spero di poterlo fare il più a lungo possibile. Le responsabilità? Le ho sempre avute e non mi spaventano”. Cannavaro è reduce da quella sfida con il Benfica: “Il palo? Oramai è acqua passata”. Si guarda avanti: “So che la partita con il Liverpool è molto sentita dalla gente, ma io sono concentrato solo sull’Utrecht. Voglio fare un appello ai tifosi: niente petardi, li vogliamo sempre al nostro fianco anche in Europa”
LA REDAZIONE
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