Una serata da incubo per Cannavaro. Gioca meno di mezz’ora e finisce fuori per espulsione. E soprattutto commette due errori decisivi che condannano il Napoli alla sconfitta. Entra a fine primo tempo al posto di Britos e mette giù Gervinho, fallo evitabile. Dalla punizione conseguente arriva la rete di Pjanic.
Poi nel secondo tempo cintura Borriello, ma è l’attaccante che lo trattiene vistosamente. Comunque di base c’è un’ingenuità di Cannavaro perché lascia prendere la posizione a Borriello e poi è costretto ad intervenire alla disperata. Un fallo che fa scattare la seconda ammonizione e il rosso: la partita del Napoli finisce lì. Nell’occasione si procura anche un taglio in petto, conseguenza dell’intervento duro dell’attaccante giallorosso.
Una serata sfortunata, errori pesantissimi. Una prestazione simile a quella dell’Emirates Stadium contro l’Arsenal ad inizio agosto. Non vive una stagione facile il capitano. E va capito. Fino all’anno scorso con Mazzarri era titolare insostituibile e ha giocato partite di grande spessore. E anche l’anno precedente in Champions League fu uno dei protagonisti. Con l’arrivo di Benitez ha perso posto e fascia di capitano.
Ha giocato poco e contro il Livorno gli fu preferito Fernandez. All’Olimpico è partito ancora in panchina ed è stato lanciato nella mischia solo per l’infortunio di Britos. Ora il capitano va recuperato. Potrà servire già in Champions a Marsiglia per l’infortunio di Britos.
Fonte: Il Mattino
