CAGLIARI – Mica finisce tutto nel capitolo arrivi! Il mercato è un viavai, che comprende (chiaramente) la voce «partenze» e al gate c’è gente, certo non ressa, ma folla. C’è Paolo Cannavaro che ormai da due mesi non gioca: ha smesso di farlo il 18 ottobre all’Olimpico di Roma e da quel momento, nonostante l’abbondanza di partite, non ha mai più trovato posto nel turn-over. Nulla è per sempre e la favola del capitano, cresciuto a due passi dal San Paolo, con l’eco dello stadio dei sogni che arrivava sin nella culla, è ai titoli di coda: lo dicono i fatti, ancor prima che le sensazioni, e anche un dialogo chiarissimo, privo di inibizioni, tra Cannavaro e Benitez dal quale è emerso lo scenario intuito. Se trova squadra, parte. Il suo Napoli finisce qua, a gennaio, ma servirà una destinazione gradita e una sistemazione che esalti le motivazioni d’un calciatore che sente ancora di potersi divertire, di poter recitare da protagonista, difesa a tre o quattro che sia. Cannavaro aspetta che qualcosa si muova, all’estero ancor meglio che in Italia, ma se sarà impossibile evitare – in futuro – incroci «strazianti». se ne farà una ragione. Però sul mercato c’è anche lui, innanzitutto lui, e non suoni come una novità, perché dal campo sono arrivati segnali inequivocabili.
BRASIL – Il resto può succedere in Brasile, dove Edu Vargas ha trovato estimatori veri: lascia il Gremio ma c’è il Santos che bussa alla porta e per convincere De Laurentiis bisognerà farlo con la punta dei piedi, avendo le mani impegnate da sacchetti con milioni di euro. Gli undici che in passato sono serviti per acquistare il pallone d’argento del Sud America sono stati in minima parte recuperati dal prestito oneroso dello scorso gennaio, bisognerà dunque coprire la differenza: il Napoli vende, ma non svende e, dunque, Vargas potrà essere ceduto, ma soltanto in presenza di un’offerta seria.
NON SOLO… – Poi c’è Uvini, che ha faticato a inseririsi nel campionato italiano, che al Napoli ha raccolto una presenza con Benitez in campionato e una, nella passata stagione, in Europa League: ma in patria il brasiliano ha conservato una schiera di estimatori e magari verso il Santos si potrebbe avviare una trattativa con un compri due e paghi uno (però bene).
BABY – C’è dell’altro: c’è Radosevic che deve accumulare esperienza (ma in serie A); c’è Bariti che va lasciato giocare (in serie B); c’è una gioventù che va messa alla prova, per verificarne le potenzialità. E poi ci sono le variabili impazzite: Armero ha avuto – e ha – corteggiatori in Portogallo e, nel caso dovesse arrivare il laterale, si ritroverebbe con un bel po’ di traffico su quella corsia. Sfoltire diventerebbe inevitabile.
Fonte: Corriere dello Sport
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