Dai temi riguardanti la nostra Nazionale, di cui è stato simbolo e capitano nella vittoria del Mondiale 2006, a quelli legati al nostro campionato, con Napoli e Juventus, due squadre in cui ha militato in passato, che si sfideranno venerdì al San Paolo. Fabio Cannavaro, nuovo allenatore del Guangzhou Evergrande, ha trattato questi argomenti in una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera; ecco un estratto delle dichiarazioni dell’ex difensore:
ITALIA – “Ancora non ci siamo resi conto veramente di quello che è successo. Si è dimesso Tavecchio. Ma è calato il silenzio. È il momento che qualcuno ci metta la faccia e decida di fare nuove regole. La svolta può partire solo da questo. Abbiamo vinto quattro Mondiali: siamo rispettati. A volte diamo poca importanza a noi stessi e guardiamo sempre gli altri. Ma noi per anni siamo stati un punto di riferimento. C’è troppa esterofilia, sia in campo che fuori. Ci mancano i Totti, i Del Piero, i Baggio. Insigne non si è ancora espresso a livello internazionale. Vincere nel 2006 ci ha fatto più male che bene. Perché si è smesso di curare i vivai. L’unico vero modello da cui imparare è quello tedesco. Vanno insegnati i fondamentali della tecnica, della coordinazione, dell’uno contro uno. Invece sento parlare di linea a quattro o di fuorigioco: gli allenatori non devono sfogare la loro repressione sui più giovani. Nella semifinale del Mondiale ho fatto un anticipo da cui è partita un’azione da gol grazie all’insegnamento di uno dei miei primi allenatori. Oggi vedo difensori che fanno rimbalzare la palla o non sanno saltare con un piede… In questo momento bisogna essere egoisti e tutelare lo sviluppo dei nostri giocatori. Ben vengano gli stranieri che fanno la differenza, ma a pari qualità preferiamo l’italiano. Non è razzismo, ma a livello giovanile i nostri ragazzi crescono più tardi di altri. Ancelotti? A Napoli si dice: è come mettere le pezze a colori. Carlo è perfetto, ma maschererebbe il problema: bisogna prima cambiare le regole e i formati dei campionati. Non ci sono tutti questi giocatori per sostenere 42 squadre di A e B. Io c.t.? Ho firmato per 5 anni, in Cina posso crescere e ci sono tanti molto più bravi di me. Abbiamo un patrimonio di ex calciatori enorme, come Maldini o Baggio. Ma li nascondiamo. Per quanto riguarda Buffon, lo vedo presidente FIGC. Lui e Pirlo sono perfetti dietro una scrivania”.
NAPOLI-JUVENTUS – “Per Sarri è un’occasione unica perché avere la Juventus a 7 punti sarebbe un bel vantaggio. Ma non è solo una corsa a due. L’Inter zitta zitta si sta inserendo: non giocare le coppe la aiuta. Come fu per la prima Juventus di Conte”.
SCUDETTO – “Per la rosa che ha, Allegri resta favorito, Ma il Napoli, che dopo tre anni gioca a memoria, sta capendo come vincere le partite sporche, quelle in cui non brilli, come a Udine”.
Fonte: itasportpress
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