Si sta verificando tutto quello che aveva sognato: diventare il trascinatore del Napoli; alzare una coppa al cielo; vivere le emozioni della Champions; piazzarsi tra favorite nella griglia-scudetto del prossimo campionato. «Ed ora non sono più conosciuto come ’o frate ’e Fabio, bensì come Paolo Cannavaro, grande soddisfazione e motivo di orgoglio per me. Ce l’ho fatta, alla fine». E quando gli parlano del fratello-campione, scherza: «A vederlo adesso non sembra più un calciatore ma sono sicuro che se gli venisse offerta la possibilità, tornerebbe di nuovo in campo. Aveva bisogno di un po’ di riposo dopo aver giocato e vinto tanto». Il capitano oggi avverte dolci sensazioni alla vigilia del settimo campionato in maglia azzurra. Altro che crisi da settimo anno, Cannavaro junior è su di giri. Sorride, dispensa ottimismo ma senza mai esagerare. «E’ preferibile tenere sempre i piedi per terra e seguire la massima di Mazzarri, ossia concentrarsi partita dopo partita. Anche per scaramanzia, non mi sentirete mai pronunciare quella parola. Lo scorso anno ho apprezzato molto il comportamento dei giocatori della Juve: hanno parlato di scudetto solo nelle ultime partite di campionato. Ed in questo concordo con quanto ha dichiarato il nostro presidente. Siamo competitivi ma da qui a dire che taglieremo il traguardo ce ne vuole».
STASERA SI RIPARTE – Intanto, dopo il ritiro estivo, la ripartenza è fissata per stasera al San Paolo, ore 21. Amichevole con i tedeschi del Bayer Leverkusen. Racconta Paolo Cannavaro ai microfoni di Sky : «Noi sappiamo con quanta ansia i nostri tifosi aspettano di vedere all’opera la squadra nuova. Chi gioca nel Napoli deve sapere che bisogna puntare sempre alla vittoria. Non sarà un’amichevole come tante, quindi, bensì una partita vera a tutti gli effetti. Abbiamo lavorato sodo in ritiro. La prima settimana è stata faticosissima. E con Mazzarri si lavora tantissimo ecco perchè i nuovi all’inizio accusano un po’ di contraccolpi. Ma poi va meglio. Anche se il caldo non aiuta ci stiamo preparando per bene in vista della sfida di Supercoppa con la Juve. Poi ci concentreremo sul campionato» . Racconta divertito un episodio: «L’altro giorno la partitina è durata il doppio perché nessuno riusciva a far gol…»
CINA SI’, CINA NO – «Se la partita venisse spostata, sarebbero contenti i nostri tifosi – aggiunge il gigante della Loggetta – Per noi cambia poco, solo il disagio del trasferimento. Certo avere un buon numero di tifosi dalla nostra parte sarebbe meglio. Ora vediamo come andrà a finire ma siamo pronti anche andare a giocare a Pechino e vendere cara la pelle». Anche i calciatori sono dell’avviso che andare fino in Cina per contendersi la Supercoppa è un’idea non proprio indovinata in questo periodo specifico della preparazione. Ma non possono opporsi più di tanto a quello che hanno stabilito in Lega calcio.
INSIGNE, UN PREDESTINATO – Cannavaro ha aggregato sotto la sua protezione la mascotte della comitiva, Lorenzo Insigne. «Per me può diventare un top player, le qualità ce l’ha, sta solo a lui continuare con umiltà su questa strada. A Foggia ed a Pescara non ha fatto bene ma di più e meritava di entrare a far parte dell’organico di prima squadra».
BALZARETTI, IL BENVENUTO – Cannavaro è attento anche alle operazioni di mercato. Dice di Balzaretti: «Sta diventando un tormentone questo trasferimento. So che sarebbe dovuto venire da noi e noi lo aspettiamo a braccia aperte perchè uno come lui sarà meglio averlo dalla nostra parte. Vedremo come andrà a finire. Sicuramente la prima in casa del Palermo non sarà facile per tutta una serie di ragioni ma noi vogliamo partire con il piede giusto in campionato».
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
