«Bravo Paolino»: è il messaggio che Fabio Cannavaro dedica al fratello per il sesto gol in maglia azzurra, il quinto in campionato (3 in A) del difensore della Loggetta. La sesta vittoria consecutiva (compreso il successo sul Chelsea) porta dunque la firma anche del capitano. Dalla rovesciata alla Juventus in Coppa Italia al gol segnato lo scorso anno al Catania. «Evidentemente le squadre isolane mi portano bene – commenta con un largo sorriso Paolo – quella rete la ricordo; ma credo che questa contro il Cagliari fosse più difficile. Sono proprio contento, non segnavo da tanto».
Il Napoli ha dimostrato di non essere distratto dalla gara di Londra e ha mostrato una straripante condizione fisica, vincendo nettamente prima dell’impegno in Champions esattamente come era capitato a Firenze prima dell’andata. «La larga vittoria dimostra che non avevamo la testa allo Stamford Bridge: il mister ci aveva chiesto di pensare solo al Cagliari e così è stato». Il segreto della svolta azzurra è semplice e Cannavaro lo snocciola in pochi secondi. «È da un po’ che il Napoli è tornato quello vero: abbiamo ritrovato la cattiveria agonistica e quella voglia di vincere che era venuta un pochino meno nella seconda parte di gennaio. Vogliamo arrivare più in alto possibile e lo stiamo dimostrando con i fatti. Abbiamo sempre un’idea ben precisa di quello che intendiamo fare in campo, anche se non sempre ci riusciamo. A Parma, per esempio, abbiamo giocato meno bene e non meritando la vittoria, ma quei tre punti sono comunque importanti».
L’unico neo i tre gol subiti, che hanno fermato a circa 600’ l’imbattibilitá interna. Il primo gol di Larrivey è arrivato dopo quello di Acquafresca in Napoli-Bologna. De Sanctis, giustamente, si è arrabbiato. «Morgan ha ragione, abbiamo subìto gol stupidi, ma può capitare quando ne segni sei. Ci siamo dati un pochino al relax, non deve capitare, ma può succedere». Se Paolo è il capitano, Lavezzi è sempre più il simbolo. «Lavezzi è un leader, in questo Napoli ci voleva un giocatore così. Delizia il pubblico me per il suo bene è meglio non paragonarlo a nessuno». Intanto è diventato l’incubo di ogni difesa, un ottimo prologo in vista della gara col Chelsea. «Non c’e dubbio – ammette Paolo – uno come il Pocho è meglio averlo con noi che contro, in certi momenti è immarcabile. Può mettere in difficoltà il Chelsea». Di certo il Napoli ha inviato a Di Matteo un messaggio inequivocabile. «Credo che già all’andata abbiamo dimostrato al Chelsea quanto valiamo. Per il resto sappiamo che la gara sará durissima: non dobbiamo dare nulla per scontato ed evidentemente bisogna non commettere gli errori difensivi della gara col Cagliari. Gli inglesi si esaltano nelle gare interne e i Blues compongono una squadra di valore, ricca di grandi individualità. Inoltre abbiamo negli occhi la vittoria dell’Arsenal sul Milan per capire quanto le partite non sono mai scontate. Insomma sappiamo bene quello che ci aspetterà a Londra. Dovremo stare attenti, siamo tuttavia consapevoli di dover affrontare una dura battaglia sportiva. Il Napoli, comunque, è pronto».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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