L’arca azzurra di Paolo e Gianluca. Semi-diluvio universale sulla città? Niente paura: Paolo Cannavaro e Gianluca Grava guidano la squadra al sicuro. In testa alla classifica, di fianco alla Juve per un po’ di ore, primi e beati. In attesa di Verona, del Chievo e degli eventi. E la notte di Napoli è dolce come poche altre, per loro; per i due amici, i due simboli, il capitano e l’alfiere che il 18 dicembre avevano pianto lacrime amare, di rabbia e dolore veri, dinanzi alla sentenza choc di squalifica di 6 mesi, e che ieri, alla prima al San Paolo dopo la cancellazione dell’ingiustizia, hanno giocato fianco a fianco dal primo minuto. Alla grande. E insieme hanno lottato con il cuore e con l’anima, e il sangue azzurro ha rigato il prato verde. Una favola. Anzi, due, con finali che sembrano scritti dalla mano più romantica possibile: primo gol della stagione per Cannavaro e prestazione chic di Grava, alla prima da titolare dopo undici mesi e il rischio di dover dire addio al calcio prima del previsto. Certe storie sono davvero infinite. Tutti in piedi: standing ovation per i ragazzi della curva.
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