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Cannavaro, grande partita con l’Atalanta. E ora con il Borussia torna Britos?

In casi come quello di Paolo Cannavaro, il capitano che sabato con l’Atalanta ha esordito in campionato confermando ancora una volta valore e carattere, vale la pena saltare direttamente al giorno dopo: mercoledì con il Borussia Dortmund, in Champions, sarà confermato al centro della difesa insieme con Raul Albiol? Una domanda innescata direttamente da un paio di considerazioni legate sia alla sua prestazione, impeccabile, sia alla tenuta della difesa, del reparto in se stesso, decisamente sotto esame dopo la partita con il Chievo. Resoconto: promossa a pieni voti l’inedita coppia centrale, per la sincronia e la personalità degli interpreti. E per finire, auguri capitano: quella con l’Atalanta al San Paolo è stata la sua partita numero 275 con la maglia del Napoli. Un gettone che vale il 5° posto nella speciale classifica degli alfieri di sempre (eguagliato Gramaglia).

LO SCUGNIZZO – E allora, comincia con una celebrazione, il viaggio nel ritorno di Cannavaro in campo. Un rientro andato in scena sabato al San Paolo, alla terza giornata di campionato: non gli era mai capitato prima, dal 2006, di guardare i compagni cominciare il campionato dalla panchina. Sorprese a parte, alla terza Rafa lo ha schierato; e il capitano non solo s’è comportato alla grande, ma ha anche trovato il tempo per raccontare il 275° anniversario con parole speciale, scelte e poi scritte sull’immancabile muro virtuale: «Quinto posto negli azzurri di sempre? Un onore, un gran motivo d’orgoglio per uno che da bambino, quando giocava in strada con altri scugnizzi, immaginava di stare all’interno del San Paolo!!!!» . Viscerale.

CHE COPPIA – Paolo è così, uno vero. Ed è vero anche che con l’Atalanta le cose in difesa sono andate bene, benissimo rispetto alla prova di Verona con il Chievo: senso di tranquillità diffusa, davanti a Reina, e ottima prima della coppia centrale, Albiol-Cannavaro. Certo, la tenuta difensiva di una squadra dipende sempre dal lavoro dell’intero gruppo – esterni, centrocampista e punta compresa -, ma evitare di incappare in determinati rischi vale tanto. Tantissimo.

CHE SMALTO – Al di là del reparto, il singolo. E dunque lui, il capitano: impeccabile, disinvolto, volitivo, brillante in anticipo e in marcatura. Nessuna sorpresa, verrebbe da dire, ma sebbene di routine, la partita con l’Atalanta comportava il pericolo psicologico di un rientro tanto atteso e anche accompagnato da fiumi di parole di critica e media: diciamola per bene, Cannavaro aveva i riflettori puntati tutti sulla pelata, e nonostante ciò ha giocato con la serenità dei giorni migliori. Una garanzia.

MERCOLEDI’ DA LEONI – E ora, la Champions. E i vicecampioni d’Europa del Borussia. Rafa, tra le tante analisi, dovrà valutare se schierare in difesa di nuovo Britos, al fianco di Albiol, oppure se riconfermare la coppia ispanico-napoletana. Il mercoledì è da leoni, considerando gli avversari. Uno per uno e poi insieme. Comunque vada, un dato è lampante: Cannavaro è tornato. C’è e si vede. Si è visto.

Fonte: Corriere dello Sport.

La Redazione.

D.G.

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