Cannavaro e Grava hanno visto la partita dalla curva, come contro la Roma. L’hanno vissuta da tifosi in attesa del giudizio di giovedì a Roma della Corte di giustizia Federale (presidente Gerardo Mastrandea) che esaminerà il ricorso del Napoli sul meno due alla società (responsabilità oggettiva) e sulle squalifiche di sei mesi del capitano azzurro e del difensore casertano (omessa denuncia).
La società azzurra è difesa dall’avvocato Mattia Grassani, affiancato da Virgilio D’Antonio, docente di Diritto privato comparato presso l’Università di Fisciano, professionista salernitano al quale si è rivolto il presidente De Laurentiis dopo il giudizio di primo grado.
Un ricorso che possa restituire al Napoli i due punti di penalizzazione e fare giurisprudenza, evidenziando la differenza che esiste tra illecito sportivo e tentato illecito, questo l’obiettivo della difesa del Napoli. La novità è rappresentata dal fatto che il Napoli non punterà più al concetto di parte lesa, che alla Disciplinare ha sbattuto sul muro della rigidità procedurale della giustizia sportiva. Il professore D’Antonio intende puntare a far emergere quello che già avviene nella giustizia ordinaria: la differenza sostanziale e formale tra un tentativo di illecito e un illecito vero e proprio e che pertanto la società e i suoi tesserati devono essere assolti. Eventualmente, ci sarebbe un terzo grado di giudizio, rappresentato dal Tribunale nazionale dello sport del Coni.
La strategia è chiara, il Napoli punta all’assoluzione piena su tutti i fronti nel processo per l’illecito tentato e non attuato dall’ex portiere Gianello in occasione dell’ultima partita del campionato 2009-2010, persa dal Napoli per 1-0 sul campo della Sampdoria il 18 maggio 2010.
Le richieste del Procuratore Palazzi erano state: un punto di penalizzazione per il Napoli e nove mesi di squalifica per Cannavaro e Grava. In primo grado i giudici della Commissione Disciplinare hanno deciso di aumentare la pena al Napoli (due punti di penalizzazione) e di ridurre quella per il capitano e il difensore (sei mesi).
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro