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Cannavaro, che attaccante; Hamsik fa girare la squadra

Le pagelle de Il Mattino: Behrami è il solito leone, il capitano spesso va in prima linea

Rosati 6  Per parare il tiro di Ibarbo e quello di Sau occorrevano due prodezze, due interventi del migliore Buffon. Improvviso e forte il tiro del colombiano, a giro e preciso quello del sardo. Attento nella parata a terra sulla punizione di Thiago Ribeiro. Da brividi un’uscita alta con deviazione in calcio d’angolo.

Gamberini 5,5  Tiene la posizione, dal suo lato c’è soprattutto Thiago Ribeiro che si propone. Assolve ai compiti difensivi anche se stavolta sembra un po’ meno lucido del solito. Esce dopo dieci minuti della ripresa per motivi tattici (7 Armero 10’ st Inserito per aumentare la spinta, lo fa nel migliore di modi, il Napoli a sinistra spinge forte).

Cannavaro 7  Decisivo anche in attacco, il suo sinistro dal limite costringe al super intervento Agazzi, poi beffato dal tocco vincente di Cavani. Interventi duri, energici, nel finale quando c’è da provare l’assalto è il capitano a dare l’esempio con anticipi decisi e un atteggiamento convinto e senza paura. Regge in difesa fino all’ultimo.

Britos 6  Ibarbo non è un cliente facile, si fa bruciare in velocità e soffre il colombiano nonostante l’aiuto di Zuniga che arretra sulla linea dei terzini. Nella difesa a quattro fa il centrale in copia con Cannavaro e contibuisce alla tenuta del settore nel momento più difficile quando gli azzurri si sbilanciano alla ricerca del pareggio.

Maggio 6  In crescita atletica, anche se non ancora al top. Tatticamente però si conferma prezioso per il suo contributo in fase difensiva e per la grande duttilità nel ricoprire il ruolo di esterno destro nel modulo iniziale e di laterale destro basso nel 4-3-1-2, ruolo che ricopre in nazionale con Prandelli. Peccato l’imprecisione nei cross.

Behrami 7  Il solito leone, il solito combattente, unico piccolo neo, la chiusura con un pizzico di ritardo su Sau in occasione del gol del 2-2. Situazione largamente compensata da una prestazione di grande spessore, questa posizione da play maker basso davanti alla difesa lo esalta perchè ha le caratteristiche giuste per le chiusure laterali.

Dzemaili 6  L’incursore di centrocampo, stavolta trova meno spazi per far male. Continua comunque il suo momento positivo, si trova a meraviglia nel nuovo ruolo disegnato per lui da Mazzarri (7.5 Insigne 32’ st Ci sono gol e gol, questo è importantissimo, di pregevole fattura e arriva all’ultima azione utile. Una grande domenica).

Hamsik 6,5  Ritrova il gol dopo più di due mesi, l’ultimo lo aveva realizzato contro il Catania. Raggiunge la doppia cifra, dieci gol, anche se con la complicità di Astori. Sempre prezioso anche se meno appariscente, tocca tantissimi palloni, fa girare la squadra ed è sempre al centro del gioco del Napoli. Bravo a ricoprire più ruoli.

Zuniga 5,5 Stavolta fa più confusione, contro il Milan era stato il migliore in campo. Fa fatica a contenere l’amico Ibarbo e sbaglia anche diversi controlli. Comunque generoso e diligente nel ricoprire prima il solito ruolo di esterno sinistro di centrocampo e poi di laterale basso (sv Calaiò 42’ st. Offre il suo contributo nell’assalto finale).

Pandev 6 Parte bene, poi perde lucidità con il passare dei minuti e sbaglia anche qualche appoggio semplice nell’assalto finale. Parte tra le linee ed è propositivo, anche se stavolta si nota poco in fase conclusiva. Il nuovo ruolo si addice alle sue carateristiche, fa meno bene nel secondo tempo quando avanza da punta vera a fianco di Cavani

Cavani 6 Errore grave nell’azione del gol di Ibarbo. Il suo rinvio da calcio d’angolo finisce proprio sui piedi dell’attaccante colombiano. Sempre nel primo tempo sbaglia due palle gol all’apparenza agevoli, nella ripresa comunque il gol arriva: sono 23 in campionato, 32 in stagione, 98 in totale con la maglia del Napoli.

Mazzarri 6,5 Il tecnico bravo a ridisegnare la squadra. Aveva messo in guardia il suo Napoli sulle insidie che avrebbe riservato la partita. E così è stato: il Cagliari si è dimostrato un avversario indomabile. Bravo a ridisegnare la squadra e a cambiare modulo in corso, si è riservato le carte di Armero e Insigne per dare più peso offensivo nella ripresa e ha avuto ragione. I numeri parlano in maniera chiara, il Napoli è secondo a quota 66 e rispetto alla passata stagione il saldo attivo è abissale, dopo 33 partite sono ben quindici i punti in più e in casa il Napoli ha il migliore attaccato insieme alla Fiorentina. Numeri che dimostrano ulteriormente la crescita degli azzurri e i suoi enormi meriti nell’aver creato una squadra indomabile e che non s’arrende mai.

Fonte: Il Mattino

La Redazione

M.V.

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