DE SANCTIS 6 – Contro Sansone non ha armi: deve arrendersi, incolpevolmente.
CAMPAGNARO 6 – Ha l’intraprendenza di sempre, però qualche pausa (umanissima).
CANNAVARO 6 – Il governo dell’area con sufficienza, andando a dominare Bianchi.
GAMBERINI 5 – E’ sulle gambe quando s’apre il buco su Sgrigna, lascia che Sansone vada a fare il pressing ignorandolo.
MAGGIO 5,5 – Le buone intenzioni lastricano il tragitto che conduce nel tunnel nel quale va a rinchiudersi, da sé.
BEHRAMI 6 – Deve interdire non illuminare: rispetta il copione, lo interpreta per quel che può.
DZEMAILI 5 – Incollato alla mediana, va a ghermire qualche seconda palla.
DOSSENA 4,5 – Conferma disagi recenti, soffre la cappa di diffidenza.
ARONICA (41′ st) 4 – Resta pietrificato dall’errore, dal peso dentro per una grossa leggerezza.
HAMSIK 6,5 – E’ la (solita) variabile impazzita: da destra a sinistra, insegue gli spazi giusti. Si piega dopo aver superato Gillet, a porta vuota, e dopo 70 metri di campo.
PANDEV 5 – Insegue se stesso e non lo trova: spalle alla porta, sempre, spalle al talento che ha.
INSIGNE (17′ st) 6 – Perlomeno qualche guizzo, pur se destinato (dagli ordini) a star lontano, a coprire: piccole luci nel buio altrui.
CAVANI 6,5 – Segna: e vabbè, poi fa lo stopper, si dà. Sporca due ripartenze, ahilui.
MAZZARRI (all.) 5 – Né testa, né gambe, un preoccupante calo atletico.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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