Capitan Paolo Cannavaro, emblema della rinascita azzurra e perno centrale della difesa “a 3” della banda Mazzarri, è ospite del Salottino di Radio Marte. Ecco quanto evidenziato dalla Redazione di IamNaples.it in seguito al suo ampio ed interessante intervento ai microfoni dei colleghi Sarnataro e Mele:
Tra Milan e Cagliari- “La gara di Milano? Vincere sarebbe stato importantissimo, non perdere è stato importante: altrimenti li avremmo avuti vicinissimi e sarebbe stato un problema. Quattro punti sono un discreto margine, ma non adagiamoci sugli allori: dobbiamo stare molto attenti. La partita si poteva vincere, ma di fronte avevamo il Milan e non l’ultima arrivata, quando sono rimasti in 10 si sono coperti molto. Cagliari? E’ un pericolo e non è la classica frase fatta. Stiamo studiando il Cagliari: sono una squadra in forma, molto organizzata e che gioca al calcio. Noi, dal canto nostro, dobbiamo fare il massimo per ottenere tre punti. Rilassamento di fine anno? Non credo: siamo molto carichi e per ora la priorità è agguantare il secondo posto, poi a stagione finita parleremo di altre cose, ora tocca al Cagliari. I rossoblù sono una squadra con un’ossatura affiatata e precisa, una squadra che è riuscita a superare le difficoltà di Is Arenas. Il mio gol al Cagliari? Certo che lo ricordo: l’anno scorso aprì le marcature per una goleada. Per fortuna non segnai il sesto gol, altrimenti i tifosi avrebbero detto: “Ha segnato pure Cannavaro!”
Obiettivi stagionali- “Il nostro obiettivo? E’ la Champions ed entrare dalla porta principale sarebbe fantastico. Qualche rammarico? C’è di sicuro: abbiamo provato ad acciuffare la Juve, ma i bianconeri viaggiano a velocità supersonica e noi abbiamo racimolato qualche pareggio evitabile di troppo. Chi non si “accontenta” dovrebbe ragionare un pò di più: ci sta che un tifoso deluso voglia di più, ma credo che si debba guardare la realtà e la Juventus è l’unica squadra del campionato che non si è mai presa pause. L’ultima prova di forza, qualora ce ne fosse stato ancora bisogno, l’ha data in casa della Lazio lunedì scorso.”
Teenagers difficili- Gerbaudo? Ha fatto un gestaccio proprio sotto un settore dove c’erano parecchie scuole calcio: figuraccia a 360°. Deve ricevere indubbiamente una punizione che sia da esempio. La colpa è anche nostra: questi ragazzini hanno esempi sbagliati anche da noi grandi, se ne sentono di tutti i colori. L’odio degli juventini verso di noi? Ci temono.”
Record personali- “Classifica all-time? Bruscolotti e Juliano sono irraggiungibili, ma già stare nelle prime posizioni mi rende molto orgoglioso: sono entrato nella storia del Napoli, un bel premio ad una scelta fatta qualche anno fa. Anche Marek entrerà di sicuro in questa top ten e se lo merita: ama Napoli come me e come noi napoletani. Rivincita col Chelsea? La sogno e il desiderio è forte almeno come quello di riportare gli azzurri nell’Europa che merita. Nazionale? Non dovete chiedere a me il perché delle non convocazioni. Se dovesse arrivare la convocazione ne sarei felice, ma se dovesse continuare a mancare non ne farei un dramma: voglio fare benissimo col Napoli e, per quanto possa sembrare una frase fatta, è il Napoli la mia nazionale. Dove può arrivare il progetto Napoli? Il presidente punta sempre a crescere, con gli innesti sia di giocatori importanti che di giovani per discorsi più lungimiranti.”
Possibili addii- “Mazzarri e Cavani? Spero restino, questo è logico: sono due tasselli fondamentali di questa squadra. Casomai dovessero andare via spero non sia troppo traumatico. Il mister, oltre alle sue qualità umane e tecniche, conosce bene l’ambiente e lo spogliatoio. Cosa guadagnerebbe Cavani andando via e cosa perderebbe? Guadagnerebbe più soldi, ma perderebbe i miei lanci (ride ndr). Scherzi a parte, credo che sarà molto difficile per lui fare una scelta: è un top player che merita palcoscenici di primissima fascia e quindi, per quanto ami Napoli e i napoletani, sarà difficile dire di no a piazze come il Real Madrid, storicamente la culla del calcio. Napoli, per affetto, è comunque un’altra cosa: lo riassume Alessandro Siani nel suo film quando parla delle lacrime di chi abbandona la nostra fantastica Città. Alessandro ha ragione: per correttezza non farò nomi, ma non avete idea di quanti calciatori mi hanno salutato con le lacrime agli occhi una volta saputo di dover cambiare casacca.”
Raffica finale- “Twitter e facebook? Non sono per i socialnetwork: sono peggio di Mazzarri! Una richiesta al presidente? Non me ne fate fare! Il super santos tatuato sul mio braccio destro? Il mio primo amore. Tatuaggi per celebrare nuove vittorie? lo spero: spazio ce n’è. Sabato al San Paolo? Noi e voi tifosi dobbiamo remare tutti insieme nella stessa direzione, contro il Cagliari. Allenamenti a porte aperte? Di solito, in estate, lo proponiamo: è sempre bellissimo allenarsi davanti a tantissime persone, grazie a tutti, questo capita solo a Napoli. Compleanno di Behrami? Gli faccio gli auguri e vi svelo un arcano: noi compagni abbiamo fatto una colletta per un trattamento ai capelli!”
La Redazione
M.P.
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