All’indomani dell conquista del primo trofeo in Cina, la Supercoppa nazionale alla guida del Guangzhou Evergrande, Fabio Cannavaro ha concesso una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport, nella quale ha commentato la situazione del calcio italiano a quattro mesi dal via del primo Mondiale senza gli azzurri al via dal 1958.
Il capitano iridato del 2006 non si è tirato indietro anche dal criticare la scelta dell’amico Gigi Buffon di restare nel giro azzurro: “Mi pare che manchino i presupposti del rilancio. Poi sento parlare ancora di convocazione per i senatori e dico che non mi sembra la strada giusta. Sono legato più di ogni altro a Buffon e a De Rossi per quella irripetibile esperienza vissuta in Germania nel 2006, ma sappiamo che certe scelte non hanno funzionato già nel Mondiale del 2010 in Sudafrica e l’esperienza dovrebbe insegnare qualcosa”.
“Il c.t. secondo me è secondario – prosegue l’analisi di Cannavaro – La scelta non manca, ma serve altro: Conte aveva lavorato bene, ma alla fine la Federcalcio non è riuscita a creare quelle strutture che lui aveva chiesto e poi manca la sintonia con la Lega. Il rilancio del movimento passa per un profondo rinnovamento dirigenziale. Invece, con la figuraccia fatta nell’ultima assemblea elettiva federale, abbiamo perso un’altra grande occasione. Nessuno si è preso le proprie responsabilità”.
Cannavaro ha poi confermato la trattativa avvenuta a gennaio per Radja Nainggolan: “Ammetto che un po’ di rimpianto c’è. Nainggolan è uno straordinario giocatore, completo, che avrei potuto schierare da asiatico nella Champions per le sue origini indonesiane”.
Fonte: itasportpress
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