Come cambia il sapore di una giornata uggiosa in metropolitana. Una manciata di minuti prima delle 19, solito via vai nella stazione della metropolitana di Montesanto. Si accende l’altoparlante e scatta un insolito annuncio da parte dello speaker, ben diverso dai soliti avvertimenti sui biglietti da timbrare e i ritardi dei convogli. Dalle casse antistanti i binari della metro, ecco l’annuncio fatto dagli addetti ai lavori: «Non so se vi interessa, ma hanno tolto i 2 punti di penalizzazione al Napoli e Cannavaro e Grava sono stati prosciolti». Applausi, sorrisi e il ritorno a casa diventa ancora più dolce. Stessa scena su tutta la linea: da Vanvitelli a Quattro Giornate, da Garibaldi a piazza Amedeo.
Una città con il fiato sospeso tira un bel sospiro di sollievo. E i sorrisi più belli arrivano dalle tifose. «Adesso crediamo nello scudetto – afferma la conduttrice televisiva Susanna Petrone – non era giusto penalizzarci e punire due giocatori bravi e corretti come Cannavaro e Grava». Fascino chiama fascino ed ecco Anna Fusco, showgirl e supertifosa: «Una grande gioia. Proprio quando il Napoli segna e vince una gara decisiva. Non meritavamo di essere condannati per qualcosa che non avevamo commesso».
E la gioia è contagiosa, come un pallone rimbalza da Napoli alla provincia e ovunque ci sia un tifoso azzurro. «Sono a Casalnuovo per il mio concerto – racconta Sal Da Vinci, reduce dal successo all’Augusteo del suo «È così che giro il mondo» – ed è letteralmente esplosa la gioia di tutti quelli che erano intorno a me. Un boato di liberazione. Conosco personalmente Paolo e Gianluca e sono contentissimo per loro, il capitano era molto giù di morale per quanto accaduto. Adesso c’è l’orgoglio di essere usciti puliti da questa vicenda».
Tra quelli che avevano provato a «leggere» il futuro con la forza della propria competenza professionale c’è Guido Clemente di San Luca, docente di diritto amministrativo alla Sun, che aveva anticipato la sentenza proprio in una intervista al Mattino: «Come giurista sono gratificato da quanto è stato deciso dalla Corte di Giustizia della Federcalcio. Nell’impianto accusatorio c’erano gravi lacune e questa sentenza ha rimediato a quanto deciso in primo grado. Ma come tifoso sono ancora più felice. Posso fare un’altra previsione? Il 31 marzo c’è il sorpasso alla Juventus». Da un docente universitario all’altro. Roberto Vona insegna gestione aziendale alla Federico II: «Ma in questo caso prevale in sentimento di felicità del tifoso. Adesso c’è una grandissima opportunità di riaprire il campionato, non servono più rinforzi per la difesa. Dal punto di vista tecnico-aziendale va sottolineato che era davvero assurdo penalizzare in maniera tanto spropositata una società per una combine solamente tentata». Ancora un parere tecnico dal notaio Dino Falconio, docente alla scuola delle professioni legali della Federico II: «Che bella notizia! Sono amico personale di Paolo Cannavaro e non meritava di essere coinvolto in una vicenda come questa. Non c’erano basi giuridiche per sostenere che i giocatori andassero squalificati e la squadra penalizzata».
Istituzionale e appassionato il commento dell’assessore allo sport Pina Tommasielli: «È una bella notizia per la città e per il calcio italiano. L’assoluzione di Paolo Cannavaro e Gianluca Grava giudicati colpevoli di omessa denuncia in primo grado ci regala una grande soddisfazione, come cittadini e come sportivi. Inoltre, la revoca della penalizzazione ci restituisce due punti importantissimi in questa fase del campionato dove la squadra è proiettata all’inseguimento del primato in classifica».
Tifosi, tifosi e ancora tifosi. «C’era l’attesa come per una finale di coppa – dice Saverio Passaretti, presidente dell’Associazione italiana club Napoli – e questa partita fondamentale l’abbiamo vinta. C’è l’orgoglio di veder riconosciuta la nostra onestà. La giustizia sportiva, evidentemente, funziona quando ci sono elementi chiari. Abbiamo vinto una partita-scudetto».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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