Nel corso di Canale 21, il giornalista Peppe Iannicelli ha parlato del pareggio del Napoli con la Spal: “Prima di considerare morto il campionato sarei molto prudente. Juve e Inter ci hanno confermato che ogni gara è difficile, ogni avversario ti crea difficoltà. La Champions è un piacevole fardello, crea disparità perché Conte ha ragione nel dire che l’avversario ha una gara in meno nella settimana e fisicamente incide. Perciò bisognerebbe ridurre il campionato a 16. Detto questo, il turnover era obbligato visto che c’è l’Atalanta e tra l’altro con Ospina ha dato frutti eccellenti, si conferma il momento importante di Milik, il centrocampo ha retto e nella ripresa quando ha alzato il ritmo ha creato palle gol. Secondo voi invece si sarebbe vinto sicuramente con Callejon dall’inizio? I cambi servono anche a questo, ma nella vita conta il risultato e quindi non è la gara della svolta. Ora è dura immaginare di recuperare questi punti, Ancelotti deve immaginare l’Atalanta come una finale per il terzo posto, altrimenti anche il quarto posto inizierebbe a traballare e con una sconfitta il terzo posto sarebbe già lontano.
Conta vincere ad un certo punto e se con la Spal crei 4-5 palle gol, devi fare gol, il palo di Fabian era un tiro a colpo sicuro, Di Lorenzo mette quel pallone in mezzo ed in due non ci vanno, Llorente nel finale se ha una palla decente… con il gol del 2-1 avremmo detto buon Napoli. Il problema non è il turnover o il vice-Callejon, ma che non la butta dentro. A Salisburgo hai vinto perché hai concretizzato, la differenza l’hanno fatta i gol realizzati”.
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