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Campilongo, quei tre gol alla Juve in Coppa

Napoletano di Fuorigrotta, da attaccante del Venezia eliminò la Signora

Salvatore Campilongo detto Sasà, all’epoca aveva trentadue anni, ed era un eccellente centravanti con la carriera sempre in salita, giocata tra la serie B e la C. Ha sempre viaggiato nel calcio di provincia e la sua carriera sembra un libretto delle ferrovie: Juve Stabia e Avellino, Empoli e Mantova, Campania e Frattese, Salernitana e Brindisi, Casertana e Venezia, Palermo e Turris, Frosinone e Giugliano e infine a Pozzuoli. Poca gloria, ma tre gol alle stelle della Juve: era il 28 ottobre del 1993, secondo turno di Coppa Italia. «C’erano tutti nei bianconeri: Roberto Baggio, Torricelli, Moeller e Rampulla in porta. Una bella soddisfazione, ma niente di più». La Juventus perse 4-3 in Laguna, quel giorno Trapattoni aveva lasciato fuori Conte, affaticato e gli infortunati Peruzzi, Kohler, Vialli e Carrera. «Ma pure noi eravamo in formazione rimaneggiata, in fondo nella mente a nessuno importava la Coppa Italia. Tanto meno a noi. Giocavamo per salvarci, eravamo in serie B e allo stadio c’erano 15mila persone. Noi ci trasformammo e vincemmo 4-3».
La Juve quel giorno sembrava un vaporetto tra le onde e si inabissò mestamente sotto i colpi di Sasà-gol, due rigori trasformati e un assist per il quarto gol di Cerbone. «Vittoria meritatissima», ricorda ancora Campilongo. «Per altro avevamo già giocato bene nella partita di andata. E alla fine fu giusto così». Era il Venezia del primo Zamparini. «Il Napoli? Beh, spero riesca a vincere la Coppa Italia ma sarà una finale molto equilibrata».
E dire che lui in laguna stava male, troppa umidità per la sua sciatica. «D’accordo – gli dissero l’estate prima i dirigenti veneti – allora puoi andare via, trovati una squadra e vai». Poi cambiò idea perché decise che era meglio restare in serie B. A 32 anni, dopo un memorabile campionato vinto con la Casertana, le luci dei riflettori su di lui. A fine stagione lasciò la Lagune per trasferirsi a Palermo.
E lì conquisto un primato che ancora detiene, a pari merito con Carlo Dell’Omodarme, il record di realizzazioni in Serie B in una singola gara in trasferta, avendo realizzato cinque reti nel successo esterno per 1-7 del Palermo sul Lecce del 23 ottobre 1994. «Un altro record che ricordo con piacere».

Fonte: Il Mattino

La Redazione

M.V.

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