Chi lo avrebbe mai detto? Scivolate, interventi volanti, anticipi, contrasti e falli. È il repertorio di Hugo Campagnaro, colonna della difesa del Napoli. Eppure tanta irruenza in difesa fa rima con zero ammonizioni. Ebbene sì: Hugo Campagnaro non è mai stato ammonito nelle partite del Napoli giocate fin’ora. Mai un cartellino giallo, né in Champions, né in campionato. Tredici partite senza mai finire sul tabellino dei “cattivi”, eppure Campagnaro è uno che non fa certo complimenti. È difficile immaginare che un giocatore che fa della potenza fisica il suo segreto, riesca ad evitare di essere scorretto. Neanche un fallo grave, è questo il piccolo vanto del “Toro di Cordoba”. Eppure, chi lo conosce da vicino sa bene che Campagnaro ha un fisico da gladiatore: muscoloso e imponente, chi vorrebbe ricevere un contrasto da lui? Nessuno. Eppure Campagnaro è riuscito non solo a essere costantemente tra i migliori del Napoli, ma anche a fare ciò che per un giocatore come lui è praticamente impossibile: uscire illesi dai cartellini dell’arbitro. Zero gialli e tante soddisfazioni per Campagnaro, che oltre a essere tra i più corretti del Napoli ha anche messo a segno due gol (un record per lui) uno a Cesena nella prima giornata e uno nel trionfo di San Siro contro l’Inter. Con Milano che gli ispira (segnò contro il Milan due stagioni fa) Campagnaro forse riesce a conciliare pulizia difensiva ed efficacia negli interventi grazie al fatto di aver ricoperto molteplici ruoli nel corso della sua carriera. In Argentina era addirittura una prima punta, e infatti arrivò al Piacenza proprio come attaccante. Segnò anche qualche gol (non tanti) e fu spostato di posizione. Iachini, neo allenatore della Sampdoria, lo mise sulla fascia e lo faceva partire dalla trequarti. Poi pian piano Campagnaro è “retrocesso” fino a diventare un difensore nella Sampdoria, e lì si è espresso al meglio. Un attaccante non può permettersi scorrettezze, e probabilmente Hugo ricorda questi dettami anche quando si muove con sicurezza nel reparto arretrato azzurro. Ed ora ci vorrebbe soltanto un gol al San Paolo. Magari sabato…
Fonte: Il Roma
La Redazione
M.V.
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