Fuori un altro: e in quel venerdì insolito, casacchine che restano sulla panca per riflettere ancora, dall’elenco dei disponibili si può rimuovere Hugo Campagnaro, che se ne sta in disparte ad allenarsi con la sua caviglia dolorante e con il broncio per un’altra giornata vuota. Cagliari rimane un’isola irraggiungibile, dopo tre sedute differenziate e la consapevolezza che pure stavolta, come già a Stoccolma, sia diventato impossibile rimettersi in piedi, riconquistare l’umore, scacciare via i cattivi pensieri: se ne parlerà martedì, alla ripresa, dopo un altro paio di terapie e proprio in concomitanza con l’inizio della chiacchierata sul rinnovo del contratto – in scadenza nel giugno prossimo.
LA PRIMA VOLTA – E dunque lo stakanovista della retroguardia deve alzare bandiera bianca, dopo tredici partite su tredici (da titolare) ed una sola sostituzione e millecentotrentuno minuti effettivi che ne hanno fatto il difensore che ha dato di più. Ma la resa era nell’aria, sin dalla rifinitura del «Rasunda Stadium», quando Campagnaro s’è dovuto arrendere, costringendo al primo ribaltone dell’ultima ora. Tutta colpa del Milan, di una distorsione rimediata nel finale, che ha lasciato qualche strascico pure nell’umore.
E QUATTRO – La stagione è un turbinio di emozioni, però anche una faticaccia sopportata girando l’Italia, l’Europa, il Mondo, perché intanto per Campagnaro sono arrivate pure le convocazioni e le presenze in Nazionale (e siamo a sette), che comportano sbalzi di fuso orario, ulteriore appesantimento fisico e tempi più ristretti per recuperare. Il quarto anno di Campagnaro, però, è cominciato con un pieno di partite che l’ha condotto ben al di là della soglia delle centro presenze in campionato (103 per la precisione), che sommate alle sfide di Coppa Italia ed agli appuntamenti internazionali l’hanno trascinato a centoventisei (complessive) maglie azzurre. Però stasera si resta a casa, la gamba destra distesa sul sofà, il conto alla rovescia pensando che martedì sarà un altro giorno.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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