Uno dei protagonisti del match di San Siro è stato sicuramente Hugo Campagnaro, colui che ha aperto la partita conn un guizzo da vero attaccante.
«Nessun segnale al campionato: è ancora lunga, stiamo dando il meglio, abbiamo vinto un’altra partita difficile dopo quella contro il Milan, Dobbiamo dare sempre il massimo, possiamo vincere contro tutti». Gruppo unito, prova di forza anche senza Cavani. «Secondo me il salto avanti lo abbiamo fatto perchè sappiamo gestire meglio le partite rispetto all’anno scorso: non abbiamo tanta fretta, facciamo girare la palla quando siamo in vantaggio».
Contestato il suo gol: Campagnaro è entrato in area prima che Hamsik calciasse il rigore. «Voglio rivedere le immagini in tv, sono partito un po’ dietro e ho sorpreso Nagatomo: ero in corsa, giusto che si andato così, c’erano anche loro davanti a me». Il nervosismo degli interisti come lo commenta? «Noi abbiamo fatto la nostra partita, senza mai pensare a fare innervosire loro: si sono trovati di fronte una squadra tosta e forse per questo si sono innervositi: se la sono presa con l’arbitro, con noi sono stati molto corretti».
L’altra stella azzurra nella notte milanese, Marek Hamsik: festeggia i cinquanta gol e la prima rete all’Inter. «Una vittoria importante contro una grande squadra come l’Inter. Nel secondo tempo quando l’Inter è rimasta in dieci abbiamo tenuto bene palla facendo tante buone azioni». Napoli primo in classifica: giusto parlare di scudetto? «Arriviamoci prima, ci sono tante partite. Troppo presto parlare di scudetto».
La parola scudetto non la dice apertamente ma a una grande stagione ci crede eccome Marek. Doppio fronte Champions-campionato: cosa sceglie? «Siamo una grande squadra e dobbiamo lottare su tutti i fronti: la Champions, il campionato e anche la coppa Italia. Lo sapevamo che era così, sono molto contento che fin qui stiamo facendo bene». Felicissimo Marek anche nel dopo partita, dopo la grande festa fatta in campo. Annuncia alle telecamere l’arrivo del secondo figlio, un motivo in più per gioire nella notte del «Meazza». Marek il perfezionista, uno dei centrocampisti europei più forti in circolazione, anzi mondiali. Sicuramente quello più bravo negli inserimenti e in fase realizzativa, nessuno segna come lui. Ma sa che può ancora crescere. «Devo migliorare nella fase difensiva e nella cattiveria agonistica. Ci stiamo lavorando».
Poi la chiusura sulla partita. «Meglio il secondo tempo quando l’Inter è rimasta in dieci. Nel primo tempo quando erano in undici, avevamo meno spazi per costruire ed era tutto più difficile. L’arbitro e le proteste interiste? Sinceramente in campo pensavamo solo a noi stessi, alla nostra partita».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
S.D.
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