Marco Calvani, coach della Givova Napoli Basket, interviene nel corso di Marte Sport Live. Ecco quanto evidenziato da IamNaples.it:
“Dopo 25 anni di professionismo e 34 da allenatore, sono diventato una persona molto adattabile agli ambienti dove mi ritrovo a fare il coach. Ho girato da Roma a Trapani, da Napoli a Casal Pusterlengo. Cosa penso della Città? Una città molto affascinante, dalle potenzialità estreme. Forse chi non conosce, me compreso fino a poco tempo fa, non può capire. Qui tutto viene raddoppiato: se la squadra andrà bene, sarà una soddisfazione doppia, ma se le cose andranno male sarà molto, molto dura. In piazze del genere, comunque, è forse anche giusto che le cose vadano così. La mia esperienza più bella? Farei un torto alle altre compagini che ho allenato nel fare un solo nome: ho vissuto tante bellissime esperienze e anche quando sono stato esonerato ho sempre pensato che nel background di un tecnico ci sia bisogno anche di cose del genere per crescere. Se chiudo gli occhi, però, non posso non pensare alla finale scudetto con la Roma di due anni fa. Sono romano ed essere profeta in patria, per quanto difficile, è sempre fantastico. La società è sempre stata chiara con me ed abbiamo parlato anche del fattore tifo. C’è uno zoccolo duro di supporters che ci segue sempre, il resto del Palazzetto è da riempire: bisognerà offrire motivi validi ai napoletani per venire a sostenerci, anche perché Napoli offre ai suoi cittadini molte valvole di svago e non mi riferisco solo al Calcio Napoli, ma anche ai divertimenti ed alle bellezze architettoniche della Città. In sunto, se i tifosi verranno o meno dipende da noi in primis e dal prodotto che riusciremo ad offrire. Demon Brooks? Si deve operare al setto nasale. Nino D’Alicandro, il nostro medico, ci ha fatto subito capire con cosa stessimo avendo a che fare. Il mercato? Di assoluta eccellenza, dobbiamo ringraziare la società, da Balbi ai fratelli Muro, per aver investito cifre importanti e tanta pazienza in questo progetto ed aver permesso a Mirenghi ed al sottoscritto di allestire la squadra che avevamo in mente. L’obiettivo stagionale? Minimo i playoff. Il mercato, comunque, non è ancora chiuso, vedi Ferentino che acquista Thomas e fa il salto di qualità. Dire ora arriveremo primi o quarti sarebbe da sbruffoni, acquisti del genere possono spostare l’ago della bilancia in una direzione o nell’altra. Qui a Napoli non dobbiamo sentirci ospiti sgraditi: chi investe nella pallacanestro non lo fa per obbligo e siccome questa società investe soldi importanti merita rispetto dall’amministrazione e dalla Città. Andiamo in giro con il nome della città sulle maglie e faremo sempre il massimo per onorarlo, le amministrazioni in questo senso dovrebbero darci un occhio di riguardo, non favori, ma diritti. Balbi poteva comperare una barca o una casa, invece permette a me ed ai miei giocatori di divertirci ed alla città di avere una squadra di pallacanestro.
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