NAPOLI – La domanda sorge inevitabile ed anche spontanea: ma quanti chilometri percorre quell’indiavolato? Callejon non si risparmia – mai – perché è nelle funzioni del ruolo assecondare le coperture sulla fascia: a Verona, contro il Chievo, s’è preso il primo Dramè o è andato anche a tagliare nel mezzo. Contro il Bologna, al debutto, identica situazione tattica, ormai consolidata: se un centrocampista cerca un aiuto, e in quel caso Behrami, Callejon c’è sempre, sia per lo scarico, sia per il giro-palla, sia per andare a radoppiare. Instancabile, prezioso, sempre a disposizione dei compagni. Poi senza mai snaturarsi riparte: al San Paolo, la capacità (e verrebbe da dire la semplicità) di ribaltare il fronte, è stata sancita nitidamente in avvio di secondo tempo – e dunque dopo aver già speso per quarantacinque minuti – con un cost to cost che gli ha permesso d’arrivare davanti a Curci in splendida solitudine, dopo l’assist di Higuain, che ovviamente l’ha servito sulla corsa. A destra, con Maggio, ci sono i presupposti per creare una catena interscambiabile, avendo entrambi scioltezza di gamba e passo accattivante. Poi magari un giorno (e non solo per curiosità) la tecnologia svelerà persino quanti chilometri corre Callejon…
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
L.D.M.
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