La Coppa Italia è un trofeo vero, non una patacca. È una possibilità, non una scocciatura. E allora il Napoli cancella il turnover totale e getta in campo gran parte dei suoi fenomeni. E non è un caso che la sfida con l’Atalanta è decisa da quel campione che non è mai sceso dall’ottovolante azzurro. Sempre presente, in campionato e in Champions. E ora pure in Coppa Italia. Chiamatelo pure Stakanov Callejon: se Rafa decide che lo spagnolo non deve riposare neppure nel mercoledì di quella che è una «coppetta» per tutti ma non per lui, qualcosa pur deve significare. «Se possiamo vincere qualcosa già nel primo anno di questo progetto azzurro, dobbiamo provarlo a fare a cominciare da questa Coppa che per noi non è un trofeo secondario. Siamo felici di aver passato il turno, non è stata una gara semplice ma abbiamo lottato e meritato la qualificazione», dice il bomber che indossa la maglia numero 7. Già, come Cavani. Deve esserci una magia particolare tra questo numero, il 7, e questo colore, l’azzurro. Con la doppietta di ieri sera sale a 12 il bottino di gol stagionale dell’attaccante di Motril. Ha segnato 8 gol in campionato e altri due gol in Champions. Sempre presente, mai un turno di riposo. Solo tre volte, in questa stagione, non è stato schierato titolare: con gli 85 minuti contro gli orobici ha sfondato il muro dei 2000 minuti in campo in questa annata (esattamente 2060 minuti). Per intenderci: a metà stagione ha giù superato il minutaggio con il Real Madrid dello scorso anno. «Qui sento molto la fiducia, lavoro bene con Benitez e con i miei compagni. Credo che questa sia la strada giusta per andare lontano». Non si pone obiettivi José. In linea con quello che è l’ordine di scuderia. La Coppa Italia per José Callejon non è un fastidio. Come d’altronde non lo è per Rafa che schiera la metà dei titolari scesi in campo al Bentegodi. Al contrario di Colantuono, che rispetto alla gara con il Catania fa giocare soltanto Benalouane. Callejon sorride, pensa già alla sfida con la Lazio. «Un avversario difficile, ma giocheremo in casa e magari sarà un bel vantaggio». L’ultima doppietta l’ha firmata quasi 13 mesi fa, in Champions cotro l’Ajax quando giocava – a sprazzi – nel Real Madrid. «È inesauribile, giusto che giochi. Ma anche Insigne e gli altri hanno fatto bene», lo consacra Benitez al termine della partita. Callejon non parla di scudetto. Parla della Coppa Italia. Un segnale che questa manifestazione, che il Napoli ha vinto nel 2012 e che lo scorso anno lo ha visto uscire sciaguratamente al primo turno, è uno degli obiettivi della stagione. «È importante per noi, teniamo molto alla Coppa Italia. Lavoriamo ogni giorno per arrivare fino in fondo alle tre competizioni», il Callejon-pensiero. Benitez e il Napoli non buttano via nulla. Il messaggio è chiaro. «Possiamo vincere qualcosa già al primo anno di Benitez, stiamo lavorando sodo per arrivare fino in fondo a una ma anche a più manifestazioni». Non molla, dunque, neppure l’inseguimento alla Juventus. «Possiamo tornare in corsa per il primo posto ma dobbiamo lavorare ancora di più. Non credo che sia un’impresa impossibile. Ora pensiamo a vincere a Bologna»
Fonte: Il Mattino
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro