In principio era solo “Zero tituli”, è innegabile, famosissimo, ma poi all’improvviso è arrivato lui, Josè Maria Callejon, e la storia è cambiata in un clic: «In attesa dello scudetto, spero di vincere la Coppa Italia. Il primo titulo». Con il dovuto rispetto nei confronti di Mou.
LA SFIDA – E allora, sia fatta la sua volontà. Perché lui, l’erede della 7 azzurra che fu di Cavani – e se vogliamo anche di Careca – è uno che ha lasciato Madrid e il Real per diventare un protagonista vincente di un progetto vincente. Sì Callejon, l’eroe di quella che lui stesso ha definito una specie di finale per il secondo posto, non ha neanche fatto in tempo a festeggiare la superba capocciata spacca-Roma, «Benitez è stato fondamentale Reina è un leader e anche una guida speriamo che resti»che ha
subito ripreso a correre a velocità supersonica. Prossimo obiettivo? La Juve. Sfida lanciata.
GOLAZO DA SOGNO – Ascoltare per credere. Registrare e assimilare le parole pronunciate, In Casa Napoli, tra le pareti di +N, per carpire il progetto-ribaltone. Anzi, i due ribaltoni: uno a breve e l’altro a medio termine. E sempre su uno sfondo bianco e nero: «Sono felice del gol realizzato con la Roma, ma spero che non sia quello più importante dell’anno: so che i napoletani vogliono una rete decisiva con la Juve, e lo penso anche io» . Perché essendo la madre di tutte le partite azzurre verrebbe giù il San Paolo, soprattutto dopo un’astinenza prolungata dalla finale di Coppa Italia 2012, peraltro giocata all’Olimpico, e poi perché «credo saranno i nostri avversari anche in futuro» . Chiare le intenzioni del senor Callejon?
MERCATO SCUDETT O – Beh, se così non fosse vale la pena continuare a leggere: «L’obiettivo è vincere lo scudetto entro una o due stagioni, ma per fare un Napoli ancora più grande serve qualche altro giocatore del calibro di quelli che sono già qui. Comunque, per il momento, speriamo di vincere il primo titulo. Il primero di tanti: la Coppa Italia con la Fiorentina. A maggio» . Viatico per la Nazionale? «Non so se Del Bosque ha mai pensato di convocarmi, e del resto è un momento in cui la Spagna ha grandi campioni. Io, di più, non posso fare». Magari battere anche il Porto? «Sarà una grande sfida con una squadra da Champions» . E poi magari completare la rincorsa al secondo posto, risolvendo il problemino delle avversarie – sulla carta – meno attrezzate: «Pensiamo spesso a tutti i punti lasciati per strada e a dove potremmo essere in questo momento… E’ ovvio che dovremo affrontare le cosiddette piccole con la stessa mentalità di domenica, ma al di là del fattore psicologico ci sono anche i fattori tattici. E poi il gruppo è nuovo, abbiamo bisogno di un po’ più di tempo».
SEQUESTRO DI PORTIERE – A proposito: Callejon farebbe di tutto per prolungare la permanenza napoletana di un collega. «Sequestrerei Reina in casa mia, pur di tenerlo con noi: anche con la Roma si è visto quanto è importante avere un giocatore come lui. Ti fa sentire tranquillo: so che dietro c’è uno che ti può salvare. Pepe è un leader, lo è sempre stato: per me è una guida. E vi assicuro che si è innamorato di Napoli».
LA VENTINA – Beh, anche lui non scherza: «Lasciare il Real è stato difficile, però è una scelta che rifarei mille volte: l’ho pensato sin dalla prima volta che ho sentito esplodere il San Paolo per un mio gol. La chiamata di Benitez è stata decisiva». Come la sua fiducia: 10 gol in campionato, 15 in totale e l’obiettivo dei 20 predetto da Rafa sempre più vicino. «Quando disse quella cosa, gli risposi che m’aveva messo troppa pressione». La prossima volta gliene chiederà 30. Tanto è finita l’era-Zero Tituli.
Fonte; Corriere dello Sport
