Calendario non semplice per il Napoli

Nei prossimi tre mesi, tra campionato e Champions, in notturna 14 gare su 16

Un calendario da brividi. E quasi tutto alla luce dei riflettori. Quattor­dici gare su sedici da dispu­tare in notturna tra cam­pionato e Champions Lea­gue. Il Napoli la fa da pa­drone negli anticipi e nei postici. Corteggiato dalle tv a pagamento, richiesto dai network di mezzo mondo. Potenza dell’audience che riescono a strappare gli az­zurri. Indici di ascolto altis­simi quando si esibiscono Lavezzi e soci in tv. Ma an­che l’effetto di un gioco spettacolare, mai noioso, quasi sempre condito da gol. Tutti richiedono il Na­poli di sera, anche gli spon­sor. Non c’è spot migliore che fare da cornice ad una partita avvincente, ricca di pathos, con spalti strapieni e coloriti. Ed i partenopei si ritrovano così a rivedere il piano di lavoro settimana­le, l’alimentazione, le abitu­dini. Idem per i tifosi che ormai si stanno abituando all’appuntamento serale con i propri beniamini.

BELLO DI NOTTE –Al Napoli non resta che confermarsi bello di notte, appellativo conquistato durante l’era De Laurentiis quando sotto la guida di Reja era capace di castigare tutte le grandi, dall’Inter alla Juve, al Mi­lan. Appellativo mai smen­tito, anche durante la ge­stione Mazzarri. Anzi, sem­mai rafforzato durante la gestione Mazzarri con le notti magiche europee. Co­me non ricordare il pari imposto al Liverpool, oppu­rela vittoria sulla Steaua Bucarest che diede agli az­zurri il passaggio del giro­ne di Europa League. In notturna gli azzurri si sono sempre galvanizzati offrendo bel gioco ed emo­zioni. In questa stagione, tranne la parentesi-Chievo, il trend è stato ampiamente consolidato. Grandi presta­zioni accompagnate da ri­sultati positivi. Come il punto strappato in casa del Manchester City, la schiac­ciante vittoria a spese del Milan, o anche i successi sonori in casa del Cesena e dell’Inter. Insomma un Na­poli spumeggiante quando si esibisce di sera. Eviden­temente Cavani e company avvertono il fascino delle luci serali, sono sensibili al­l’atmosferadel San Paolo, riescono a prodursi quasisempre a grossi livelli.

TRE MESI DI FUOCO –Fino a gennaio, il Napoli dovrà giocare quattordici volte in notturna. E spesso, una ga­ra ogni tre giorni. Dopo la gara con il Parma, la pat­tuglia di Mazzarri dovrà vedersela con il Bayern tre giorni dopo. Sette gare in ventitrè giorni. Ed a no­vembre scatterà un altro tour de force. La sfida con il Manchester al San Paolo sarà preceduta due giorni prima da quella con la La­zio. Ecco perché a Mazzar­ri preme avere tutti a di­sposizione per attuare un indispensabile turn over. Magari non così robustocome con il Chievo Verona ma il tecnico toscano ha già messo in preventivo av­vicendamenti ponderati per le prossime gare. Già a Cagliari, la terza sfida in otto giorni si avrà una rota­zione importante. Ma è a novembre che il Napoli dovrà stringere i denti. E’ atteso da due not­turne determinanti per il passaggio del girone di Champions: il 2 a Monaco di Baviera per il retour match con il Bayern ed il 22 al San Paolo con il Man­chester City. Non meno im­pegnativo il ciclo previsto a dicembre, ancora di not­te: cinque partite alla luce dei riflettori: Lecce, Villar­real, Novara, Roma e Ge­noa.


PRECAUZIONI –
Con il calo delle temperature e con lo stress degli impegni ravvi­cinati, il rischio di infortu­ni aumenta. A tale proposi­to, lo staff sanitario ed il preparatore atletico Pon­drelli sono già allertati. Monitaraggio continuo del­le condizioni atletiche dei calciatori. E pause pro­grammate. Cambiano an­che gli orari degli allena­menti. E Mazzarri non esclude sedute ad interval­li al San Paolo alla luce dei riflettori. Ovviamente a porte chiuse. Per il Napoli giocare di notte diventerà routine. In tre mesi soltan­to due gare di pomeriggio: a Cagliari ed a Bergamo con l’Atalanta.

La Redazione

A.S.

Fonte: Corriere dello Sport

Vesux

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