Dal Nord al Sud: tremerà tutta l’Italia. Ore 15.30, interrogatorio di garanzia di Bazzani e Spadaro, le ultime menti diaboliche del calcioscommesse. Il pm Di Martino li riascolterà dopo Natale, ma ormai è evidente: punta dritto ai presidenti, ai vertici delle società. Su Mezzaroma c’è la confessione di Coppola, ex portiere del Siena: «Il presidente aveva dei contatti con persone del mondo politico di Varese, che volevano veder vincere il Varese». Gli inquirenti di Cremona ipotizzano rapporti con la Lega Nord. Mercoledì sera Quadri poi confermava: «Spadaro agiva sui dirigenti e aveva le spalle coperte dal capo (il Civ Bazzani, ndr), che parlava invece coi giocatori». Oggi saranno le prime domande rivolte a Mister X e Y, dopo gli interrogatori del factotum e di Rinci. Quest’ultimo, team manager del Riccione, in un’intercettazione telefonica del 2013, parla con Intilisano, ex responsabile amministrativo del Pergocrema, di un vertice tra club di B. Intilisano chiede: «Ma secondo te, lui, cosa ci doveva fare con questi soldi?». Risponde, Rinci: «Glieli doveva portare al presidente».
Rinci è la fonte delle informazioni, secondo la procura, legata all’indagato Pieroni: l’ex numero uno dell’Ancona ha chiesto subito d’essere riascoltato a Cremona. Ronza sempre quella frase del tabaccaio Erodiani: «Si dice che Lotito abbia gestito la combine della Lazio con l’Albinoleffe tramite Pieroni». Quest’ultimo, secondo il gip Salvini, era «colui che operava più in prossimità delle dirigenze e dei calciatori», ed è molto, troppo vicino al presidente (non indagato) e a tutto l’ambiente biancoceleste. Così come Bazzani, a quanto si legge nell’ultima ordinanza: 110 contatti con Brocchi e quelli con Mauri. Il capitano domani potrebbe ricevere uno sconto di 3 mesi dal Tnas (lodo emesso al massimo ai primi di gennaio) alla squalifica sportiva di nove mesi per l’omessa denuncia, ma ora rischia di rientrare anche in un nuovo processo sportivo. Quello penale sarà prima: il pm Di Martino, dopo il maxi incidente probatorio – al via oggi (udienza coi risultati fissata il 22 maggio) – spera di poter procedere ai rinvii a giudizio ai primi di giugno. Di chiudere l’inchiesta Last Bet col botto. Dopo tre anni, è una corsa contro il tempo. E c’è un doppio binario: prime confessioni e nuovo materiale da spulciare.
A casa del “galoppino” Quadri è saltata fuori un’agenda rossa del cinese Qiu Wangyi, detto “Massimo”, titolare di una lavanderia e finanziatore delle scommesse: ci sono contatti, indirizzi, nomi e cognomi di giocatori e dirigenti e il denaro “investito”. Il tempo di tradurre gli appunti in cinese, già si leggono chiare le partite in italiano. C’è un 4-0 della Roma, menzionata negli atti di Cremona, sulla quale Qiu Wangyi aveva scommesso e vinto: «Tutti i risultati forniti al cinese andavano in porto». Otto volte, puntate anche da 21mila euro. Rinci e Spadaro (dopo tre incontri a Milano) passano addirittura a “Massimo” 9 informazioni esatte su 11.
Signori sarà presto riascoltato a Cremona. Sartor – interrogatorio del 13 dicembre segretato – ha ridato ieri la sua disponibilità. Anche Gattuso chiede d’essere sentito al più presto, ma aspetterà. Interessa più il rapporto dell’amico fraterno Pipieri con Bazzani: «L’iscrizione di Gattuso è stato un atto dovuto», giurano gli inquirenti. Ma ha fatto tanto baccano.
Fonte: Il Mattino
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