Cerca
Close this search box.

Calcioscommesse – Gianello dai pm: “Pronto ad aiutarli in tutte le indagini”

 

Ha fornito ai pubblici ministeri informazioni utili a chiarire un delicato scenario investigativo, quello sul calcioscommesse. È Matteo Gianello – l’ex secondo portiere del Napoli, fino allo scorso anno – il testimone convocato nei mesi scorsi in Procura, a Napoli, per riferire su fatti e circostanze relative al grande intrigo delle giocate sospette su una ventina di partite, molte delle quali di serie A, e tra queste tre disputate proprio dal Napoli.
Gianello, il cui contratto con la società di Aurelio de Laurentiis è scaduto a giugno di un anno fa, oggi vive a Verona, sua città natale. Ai pubblici ministeri del pool «reati da stadio» (Danilo De Simone, Vincenzo Ranieri e Paolo Sirleo), coordinati dal procuratore aggiunto Giovanni Melillo, ha chiarito alcuni punti relativi a tre partite di serie A disputate dal Napoli (tutte e tre perse dalla squadra di Mazzarri), a cominciare dalla «partita dei misteri», quel Napoli-Parma disputato al San Paolo il 10 aprile 2010 e terminato due a tre per gli ospiti; la stessa partita nella quale si vede – ai bordi del campo, e a pochi metri dalla porta sul lato della curva B – il figlio dell’ex boss di Miano Salvatore Lo Russo, Antonio, con una pettorina riservata solo ai giardinieri dell’impianto sportivo di Fuorigrotta.
Ora Gianello potrebbe essere convocato ancora in Procura. Questa volta, però, da altri magistrati: quelli che si occupano del caso di presunto riciclaggio da parte dell’imprenditore Marco Iorio, il patron di una nota catena di ristoranti sul lungomare di Napoli. Presto, dunque, l’ex calciatore del Napoli potrebbe ricevere una nuova convocazione dalla Procura di Napoli. Ed è presumibile che i pm titolari del fascicolo – i sostituti della Dda Sergio Amato e Enrica Parascandolo – vogliano con lui approfondire i rapporti esistenti tra il principale indagato, Marco Iorio (accusato di aver reinvestito soldi sporchi, frutto di un ampio giro di usura organizzato da personaggi legati alla camorra della zona di Santa Lucia) e alcuni calciatori della squadra azzurra.
Ma torniamo al filone investigativo del calcioscommesse: precisando che qui si parla dell’inchiesta legata a presunte vincite milionarie derivanti da scommesse su partite che si sospetta possano essere state truccate. In questi ultimi mesi i pubblici ministeri hanno lavorato in silenzio, senza clamori, acquisendo immagini televisive, referti arbitrali, e riuscendo ad approfondire molti lati oscuri. Tuttavia nulla trapela sugli interrogatori ai quali Gianello è stato sottoposto. L’ex portiere in seconda del Napoli non è indagato, ed è stato ascoltato in qualità di testimone. Non è escluso che in Procura siano stati convocati e ascoltati anche altri calciatori del Napoli, e anche alcuni suoi dirigenti. C’è poi un secondo filone d’indagini – sempre relativo al calcioscommesse – ma che segue una pista investigativa ben precisa: quella del calcioscomemsse gestito dalla camorra stabiese, dai clan D’Alessandro e Di Martino, e che viene invece sviluppata dai pubblici ministeri della Direzione distrettuale antimafia Pierpaolo Filippelli e Claudio Siragusa (coordinati dal procuratore aggiunto Rosario Cantelmo).
Nell’inchiesta alla quale ha collaborato Gianello figurano almeno una trentina di persone iscritte nel registro degli indagati. Tra questi anche l’ex calciatore del Chievo, Michele Cossato. Associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva: questa l’ipotesi di reato. Molti, oltre a Gianello, gli «addetti ai lavori» che sono stati comunque ascoltati dal pool di pm napoletani. E densi di «omissis» risultano i verbali di interrogatorio: chiaro segno che le indagini sono ancora in pieno corso.

«Non ricordo con precisione la somma messa a disposizione da “omissis”, ma sicuramente si trattava di decine di migliaia di euro per ogni giocatore disponibile»:

questa è, tra le tante, una delle dichiarazioni rese da un testimone che hanno dato nuova linfa agli inquirenti.

La Redazione

A.S.

Fonte: Il Mattino

Sartoria Italiana
Vesux

I Am Naples Testata Giornalistica - aut. Tribunale di Napoli n. 33 del 30/03/2011 Editore: Francesco Cortese - Andrea Bozzo Direttore responsabile: Ciro Troise © 2021 IamNaples
Salvo accordi scritti, la collaborazione con questo blog è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. In nessun caso si garantisce la restituzione dei materiali inviati. Del contenuto degli articoli e degli annunci pubblicitari sono legalmente responsabili i singoli autori. - Tutti i diritti riservati Vietata la riproduzione parziale o totale dei contenuti di questo portale Tutti i contenuti di IamNaples possono essere utilizzati a patto di citare sempre IamNaples.it come fonte ed inserire un link o un collegamento visibile a www.iamnaples.it oppure al link dell'articolo.