Il terremoto Calcioscommesse era annunciato, eppure, ora che la Procura federale ha reso noti i nomi di chi è citato in giudizio, qualche sorpresa l’ha comunque riservata. Vedi la Sampdoria e lo Spezia (neo promosso in B) che si ritrovano deferite per responsabilità oggettiva in quanto Cristian Bertani (per la Samp) e Filippo Carobbio (Spezia) sono attualmente tesserati con i due club. Non risulta, infatti, nelle 297 pagine redatte dal pool del Procuratore Stefano Palazzi, alcuna partita riconducibile alle due società che pagherebbero quindi per l’associazione finalizzata alla commissione di illeciti di Bertani e Carobbio che, assieme al piacentino Mario Cassano, a Luigi Sartor, ad Alessandro Zamperini e all’ex capitano dell’Atalanta Cristiano Doni sono ritenuti referenti dell’ormai famoso clan degli Zingari che, con altri soggetti internazionali, combinava partite in tutta Italia.
Già l’Italia, un Paese definito in particolare da Stefano Palazzi «luogo ove maggiormente emergono movimenti dei membri dell’associazione e lo svolgimento di attività volte a manipolare le gare».
Inoltre Bertani, assieme agli ex compagni Alberto Maria Fontana, Rjiet Shala e Nicola Ventola, rovinerebbe anche il Novara. Il club piemontese è uno dei tre club di serie A (gli altri sono Atalanta e Siena) deferiti in questa prima tranche di indagini (la seconda se si considera anche quella della scorsa estate) basata sul lavoro svolto dalla Procura di Cremona che, principalmente si è avvalsa delle testimonianze dei supertesti Carlo Gervasoni, dell’ex Siena Carobbio e dell’ex Ascoli Vittorio Micolucci (tutti e tre naturalmente deferiti).
Il Siena, in questa primi deferimenti è comunque citata soltanto per la responsabilità oggettiva negli illeciti commessi da Carobbio; eppure la posizione della società toscana potrebbe aggravarsi nella seconda tranche dell’inchiesta di Palazzi, quando, cioè, in via Po, sfilerà il presidente del club Massimo Mezzaroma (la sua audizione, slittata per motivi di salute, dovrebbe svolgersi prima del termine del campionato ndr) e l’ex allenatore e neo scudettato bianconero Antonio Conte (sarà sentito dopo la finale di Coppa Italia che la Juventus disputerà il 20 maggio contro il Napoli). Il numero uno del Siena è infatti accusato da Gervasoni di «aver dato soldi per vincere l’incontro Modena-Siena del 26 febbraio 2011» e il club potrebbe per questo incappare in una responsabilità diretta.
La procura federale, dividendo il lavoro in tronconi, ha deciso comunque di rimandare l’analisi di tutte le big della serie A al termine del campionato. A quando cioè arriveranno le documentazioni anche dalle procure di Bari e di Napoli (gli inquirenti potrebbero inoltre optare per tre tranche di indagine, e non più due come si era ipotizzato all’inizio ndr).
Di certo questo primo filone però ha già provocato una valanga: 22 società e 61 persone coinvolti; oltre a 33 partite tra Tim Cup (fra cui Chievo-Novara dello scorso anno), Coppa Italia di Lega Pro e serie B. E, in questa prima fase, a pagarne maggiormente sembra proprio il campionato cadetto con ben dieci squadre nel mirino: AlbinoLeffe, Ascoli, Pescara, Empoli, Grosseto, Livorno, Modena, Padova, Reggina e Sampdoria. Formazioni ancora in piena bagarre sportiva: tre in piena lotta playoff (Pescara, Sampdoria e Padova) e altrettante (Empoli, Livorno e Ascoli) che lottano per mantenere la categoria. Gli altri club sono di Lega Pro: Cremonese, Frosinone (che preannuncia azioni legali), Monza, Piacenza, Rimini, Spezia, e dilettantistici (Ancona, Avesa e Ravenna).
«Andiamo avanti e ci auguriamo che l’agenda della giustizia sportiva riesca a rispettare il calendario del campionato: i playoff si faranno» ha assicurato ieri il presidente di Lega B, Andrea Abodi. Il rischio però è che il processo che si svolgerà allo Stadio Olimpico (primo grado probabilmente intorno al 17-18 maggio; secondo fine maggio-primi di giugno) cada proprio a ridosso di playoff e playout in programma tra il 30 maggio e il 9 giugno.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro