Colpito, affondato. Il castello accusatorio di Palazzi si sgretola come sabbia. La clessidra scorrerà ancora sino a domani, prima d’infrangersi. Quando saranno pubbliche le sentenze che stravolgeranno le richieste della Procura Federale. Assolti non solo Bonucci e Pepe, ma anche Marco Di Vaio. Derubricato il reato di Daniele Portanova a semplice omessa denuncia: si beccherà solo 6 mesi. La Disciplinare “distrugge” Palazzi, le sue accuse sulle rivelazioni contraddittorie del pentito Andrea Masiello. Il Procuratore federale sudava già al processo, domani sbiancherà. Alzerà le mani, in segno di resa.
NO COMBINE UDINESE-BARI – In fondo, non è una sorpresa. E la rincorsa di Palazzi il 4 agosto all’ex Ostello della Gioventù era solo uno sprint per la salvezza. Aveva assaporato la sconfitta, inseguito Bonucci sino al fotofinish per farlo patteggiare con un’ammissione di colpa. Aveva addirittura sospeso il processo, dopo l’arringa difensiva dell’avvocato Bianchi. In trequarti d’ora era stata smontata la credibilità dei sussurri di Andrea Masiello sul presunto tarocco di Udinese-Bari. Troppi ripensamenti, troppe ritrattazioni del pentito, troppi dubbi dei pm di Bari. E quella dichiarazione disinteressata del ristoratore De Tullio ai magistrati, un colpo di grazia: «Masiello ha fatto tutto da solo» . Scagionati quindi, oltre Bonucci e Pepe, anche Salvatore Masiello e Nicola Belmonte. La Disciplinare li assolve.
PORTANOVA, NIENTE ILLECITO – Nelle mani di Palazzi resta solo una nuvola di fumo pure sul Bologna. Aveva chiesto 2 punti di penalizzazione per il prossimo campionato, il club rossoblù non s’è chinato. Per orgoglio. E adesso stravince. Perché Daniele Portanova è colpevole – secondo la Commissione – soltanto di “omessa denuncia”. Era ubriaco dopo il barbecue di fine stagione quel 20 maggio 2011, è stato avvicinato dai Masiello Boys – Carella e Giacobbe – ma non c’è stata alcuna trattativa per una combine: «Unica interpretazione di quell’incontro» , giurava Palazzi al processo. Gli risponde la Disciplinare con la sentenza: derubricato l’”illecito” del difensore. Prosciolto l’ex capitano Marco Di Vaio. Potrà tornare a godersi la sua esperienza canadese con i Montreal Impact. Con buona pace delle indagini di via Po.
LA PRIMA SCONFITTA SU CONTE – S’erano arrovellati, persino divisi in Procura Federale sul “reato” di Antonio Conte. Era addirittura risorto il «dubbio pro reo» per punire il tecnico bianconero con una doppia omessa denuncia. Poi, patteggiata ad appena 3 mesi e 200mila euro. S’è rivelata la prima batosta per Palazzi. Ancora una volta, tutta colpa della Disciplinare: non riteneva congruo l’accordo. Così – naufragati i nuovi tentativi, con la Juve ferita – il Procuratore Federale aveva fatto il pugno duro: 15 mesi di squalifica per Conte. Non è un dispetto, la Commissione li ridurrà a 10 mesi.
PADELLI PARA PALAZZI – C’erano già diverse perplessità persino fra qualche federale. Qualcuno quindi esulterà a via Po, non si scherza con la vita della gente: assolto il portiere Daniele Padelli. Non c’era una prova, che non urlasse la sua innocenza. Non c’era nessuno che provasse a infangarne il nome. Aveva parato il rigore a Miccoli, voleva solo sfoggiare la sua bravura. Una colpa? Adesso può mostrare fiero la sua più bella parata. Le sue mani pulite.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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