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Calcioscommesse: «Dai cinesi milioni di euro per comprarsi la A»

L’ex calciatore di Inter, Roma e Juve svela la potenza di fuoco degli orientali

Sartor ai magistrati: creati anche società e conti in banca a Lugano dove  arrivavano i soldi da Singapore. Il pm Di Martino: c’è un disagio enorme.» 

Cremona. Un budget di sei, sette milioni di euro per comprare una squadra di calcio italiana. La potenza di fuoco degli uomini di Singapore è tale da spazzar via qualunque rivale nel mondo del calcioscommmesse. Tanto denaro, intermediari senza scrupoli come gli slavi capitanati da Almir Gegic e una rete di contatti fra i giocatori in grado di scardinare il campionato principale. Così la spietata organizzazione del Far east si è spinta fino a dove pareva impossibile: condizionare le partite di squadre del calibro di Lazio, Lecce, Genoa e Bari. «C’è disagio, la serie A sembra innominabile», dice il procuratore capo Roberto Di Martino.
La foto più nitida della cupola criminale smontata dalla procura di Cremona è quella scattata da Luigi Sartor, ex calciatore di Inter, Parma e Roma. Che mette a verbale nell’interrogatorio di due giorni fa: «Nel giugno 2010 Luca Burini, referente del procuratore sportivo Mauro Milanese, mi segnala che si sarebbero fatte vive con me delle persone interessate a investire nel mondo del calcio. Vennero effettivamente a trovarmi tre soggetti di Singapore dai lineamenti orientali, che si facevano chiamare con nomi occidentali. Non escludo che uno di questi si facesse chiamare Dan (Tan Seet Eng, uno dei capi del sodalizio ndr.). Ci siamo incontrati nei pressi dell’aeroporto di Bologna. Si sono trattenuti il minimo indispensabile per riferirmi che erano loro le persone che potevano essere interessate ad acquistare una squadra di calcio investendo somme fino a un massimo di 6/7 milioni di euro. Naturalmente mi aveva colpito la loro disponibilità economica. Mi misi subito alla ricerca di squadre in vendita, caratterizzate da una posizione sana in quanto io non volevo proporre squadre in stato fallimentare». Per questo motivo, riferisce Sartor, venne costituita la Clever Owerseas: «E’ stato creato un conto sulla banca Euromobiliare di Lugano sulla quale sono transitate le due tranche di denaro provenienti da Singapore». Della società fa parte anche l’ex bomber della Lazio Beppe Signori, che proprio dalla squadra del gruppo asiatico avrebbe ricominciato la sua seconda vita nel mondo del calcio. «Beppe Signori è mio amico e un tempo ci sentivamo abbastanza spesso – afferma Sartor – L’ho informato di questi miei progetti e gli ho anche chiesto se potevo utilizzare il suo nome a fini pubblicitari e di immagine. In particolare avevamo prospettato che, una volta che quelli di Singapore avessero acquistato questa squadra di calcio, ci sarebbe stata la possibilità per lui, per me e per Burini di entrare nella società con un ruolo. Io avrei potuto fare il dirigente, Signori l’allenatore (al momento stava facendo il patentino) e anche Burini, rientrando in Italia, avrebbe potuto senz’altro trovare un suo ruolo». Aggiunge Sartor: «Beppe non ha partecipato alla creazione della società, ma ha aperto un suo conto sulla banca Euromobiliare di Lugano così come avevamo fatto io e gli altri, soltanto al fine di creare la possibilità di ricevere pagamenti di qualunque genere, comunque connessi con le iniziative estere che ci apprestavamo ad intraprendere. Non mi risulta che il denaro versato in due tranche sul conto della società si riferisca al compenso per la manipolazione della partita Brescia-Lecce del 27 febbraio 2011».
Intanto la procura federale della Figc si muove di pari passo con gli inquirenti di Cremona. Dopo gli arresti e le ammissioni messe in fila nei verbali di interrogatorio, tocca ora agli uomini del procuratore federale Stefano Palazzi accertare se siano stati compiuti illeciti. I tempi dell’inchiesta sportiva potrebbero essere di un paio di mesi mentre il processo si dovrebbe concludere al termine della stagione con le eventuali penalizzazioni dei club coinvolti, se i fatti saranno accertati. Le confessioni bomba dell’ex difensore del Piacenza Carlo Gervasoni, che chiama in causa numerosi giocatori di serie A tra cui Mauri della Lazio, Milanetto del Genoa, Benassi e Rosati del Lecce, saranno alla base del lavoro degli inquirenti federali.

Fonte: Il Mattino

La Redazione

M.V.

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