Quattro anni di reclusione, uno in più della pena inflitta in primo grado, e 30mila euro di multa per Antonio Giraudo, ex amministratore delegato della Juventus. È la richiesta di condanna al processo di appello di Calciopoli formulata in aula al termine della requisitoria dal sostituto procuratore generale Carmine Esposito. Per il pg, Giraudo non è un semplice partecipe della associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva, bensì uno dei promotori. Il processo riprenderà venerdì 26. Esposito ha chiesto inoltre 3 anni per l’ex arbitro Pieri (2 anni e 4 mesi la condanna in primo grado), mentre ha chiesto la conferma delle condanne a 2 anni per l’ex presidente Aia Lanese e l’ex arbitro Dondarini. Il pg ha chiesto altresì la condanna per gli imputati che erano stati assolti in primo grado: 2 anni per l’ex assistente Baglioni, un anno e 4 mesi per l’arbitro Rocchi, un anno e 6 mesi per l’ex arbitro Cassarà, un anno e 4 mesi per l’ex assistente Foschetti, un anno e 6 mesi per l’ex arbitro Gabriele, un anno e 4 mesi per l’ex assistente Griselli, un anno e 4 mesi per l’ex arbitro Messina. Sentenza prevista per l’11 novembre. Gli avvocati Massimo Krogh e Michele Galasso, difensori di Giraudo, sono «soddisfatti dell’ammissione di nuove prove documentali introdotte dalla difesa: le conclusioni del Procuratore generale appartengono alla dialettica processuale. L’accusa prosegue nel suo percorso, poi sarà il turno della difesa e confidiamo in un equo giudizio».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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